La ripresa del mercato delle auto
Gli ultimi dati disponibili lasciano ben sperare il mercato delle auto. Ad ottobre il numero di autovetture vendute è cresciuto ancora – il caso sui motori diesel truccati per eludere i test sulle emissioni ha avuto ripercussioni solo sul gruppo Volkswagen – e così, alla fine del 2015, le immatricolazioni dovrebbero superare quota 1,5 milioni.
Ma la situazione dovrebbe migliorare ulteriormente nei prossimi tre anni: secondo le stime del Centro Studi Promotor, nel 2018 le automobili vendute dovrebbero raggiungere le 2.152.000 unità.
Per il Centro Studi Promotor, i fattori, che influenzano la ripresa del mercato delle auto, sono essenzialmente due: la sensazione di un’imminente ripresa dell’economia, certificata dalle rilevazioni dell’Istat sul clima di fiducia di cittadini ed imprese, e “la pressione della domanda di sostituzione accumulata negli anni della crisi economica”.
Come dimostrato dall’andamento delle immatricolazioni, nel corso della crisi gli italiani hanno rinunciato all’acquisto di una nuova autovettura, preferendo riparare – in caso di necessità – quella di cui erano già in possesso. Secondo l’Osservatorio Autopromotec, tra il 2008 e il 2011 la spesa per l’assistenza automobilistica è cresciuta in modo consistente, salvo poi contrarsi a partire dal 2011, quando, complice il peggioramento della situazione economica del Paese, gli italiani hanno rinunciato sia alla riparazione della propria vettura che alla sua sostituzione.
Ciò ha determinato un’inevitabile innalzamento dell’età media delle auto italiane – pari a 9 anni e 11 mesi, secondo un’analisi del Centro Studi Continental diffusa a maggio –, che potrebbe rendere l’acquisto di una nuova autovettura difficilmente rinviabile nel prossimo futuro. Specie in alcune regioni meridionali (Campania, Calabria, Basilicata e Sicilia) dove l’età media del parco auto circolante supera abbondantemente i 12 anni.