L’andamento altalenante del mercato del lavoro
Come successo per altri indicatori analizzati dall’Istat, anche quelli relativi al mercato del lavoro segnano una battuta d’arresto rispetto al trend innescato nel 2015. Sia il numero degli occupati che quello dei disoccupati e quello degli inattivi presentano variazioni sconfortanti se paragonati all’andamento dello scorso anno.
A febbraio, secondo le ultime rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica gli occupati sono infatti diminuiti di 97mila unità rispetto a gennaio (-0,4%), comportando un aumento dei disoccupati pari a settemila unità (+0,3%) e di 58mila inattivi (+0,4%). Bisogna comunque sottolineare che i risultati di febbraio, presumibilmente, sono in larga parte legati al taglio degli sgravi contributivi per le nuove assunzioni inserito nella legge di Stabilità 2016.
Il confronto con lo stesso mese dello scorso anno mostra, al contrario, una crescita degli occupati (+0,4%, +96mila unità) e un calo dei disoccupati (-4,4%, -136mila unità) e degli inattivi (-0,7%, -99mila unità).
Osservando le serie storiche si nota come il dato relativo al tasso di disoccupazione, dopo essere lievemente sceso a gennaio all’11,6%, si sia riallineato con quello di dicembre 2015 – segnando quindi un +0,1% e attestandosi all’11,7% – tornando ai livelli di luglio 2015. Di fatto dal 13,1% del novembre 2014, il tasso di disoccupazione del nostro Paese ha seguito un andamento altalenante che l’ha portato a toccare l’11,5% ad agosto, settembre e novembre 2015, ovvero il minimo dal dicembre del 2012 (quando l’Istat indicò un tasso pari all’11,4%).
Anche il tasso di occupazione ha seguito una dinamica simile: a gennaio un lieve aumento (+0,2%) al 56,6% e a febbraio un passo indietro al 56,4%, ovvero ai livelli di dicembre e luglio 2015. Continua, quindi, l’andamento altalenante che ha caratterizzato il 2015, anno in cui si è passati dal 55,9% di gennaio al 56,6% di agosto, settembre e ottobre, per riscendere nuovamente al 56,4% di dicembre.
Nel complesso, tuttavia, il primo bimestre del 2015 risulta come il migliore dal 2012, quando il mese di gennaio presentò un tasso di occupazione al 56,8% e a febbraio al 56,7%. Nel 2013 si registrò invece l’andamento peggiore: sia a gennaio che a febbraio si attestò al 55,9%.