I fattori che sostengono la crescita delle imprese
L’Osservatorio PMI 2016 di Global Strategy conferma che le imprese che puntano sull’internazionalizzazione e scommettono sull’innovazione crescono a ritmi superiori rispetto a chi non ha seguito lo stesso percorso. Analizzando le performance di circa 7.100 imprese con un fatturato annuo compreso tra i 20 e i 250 milioni di euro, l’Osservatorio PMI di Global Strategy ha individuato 448 aziende “eccellenti”, considerate tali in quanto presentano tassi di crescita, redditività e solidità decisamente superiori rispetto alle concorrenti.
L’analisi osserva che gli investimenti – anche durante la crisi economica, il 74% di queste imprese ha investito per ammodernare gli impianti produttivi, il 53% per sviluppare nuovi prodotti (o servizi) e il 49% per esordire su nuovi mercati – e l’internazionalizzazione hanno garantito alle imprese “eccellenti” risultati migliori rispetto alle concorrenti che non hanno né investito né scommesso su mercati diversi da quello italiano. Le 448 imprese “eccellenti” sono cresciute di più rispetto alle 7mila imprese esaminate nel corso dell’analisi: tra il 2010 e il 2014, il valore della produzione delle prime è cresciuto mediamente del 13,4% rispetto al +2,2% medio registrato tra le seconde. Mentre la redditività operativa delle imprese “eccellenti” è aumentata del 32,9% contro il 3,8% in più delle concorrenti.
L’internazionalizzazione si è rivelata una scelta vincente, dunque. Del resto, in tempi difficili come quelli attuali caratterizzati da una domanda interna ancora molto debole, trovare nuovi mercati dove operare può essere una soluzione. Ma operare oltre confine non è un’operazione semplice, anzi: una volta scelto un mercato, è necessario raccogliere il maggior numero di informazioni possibili ed eventualmente adattare prodotti e servizi alle esigenze-richieste dei futuri clienti. Le imprese vanno accompagnate così nel passaggio da una dimensione locale ad una internazionale.