Flussi commerciali in crescita ad aprile
Ad aprile sia le importazioni che le esportazioni hanno mostrato un variazione congiunturale positiva, recuperando ampiamente alla decrescita registrata a marzo (quando l’export diminuì dell’1,3% l’import del 2,1%). Il recupero dei flussi commerciali è legato alle buone performance registrate sia in ambito europeo che extra-Ue.
In particolare, l’Istituto nazionale di statistica segnala, un incremento del 2,7% per le esportazioni e un +3,9% per le importazioni. Le vendite verso i Paesi dell’Unione europea sono aumentate dell’1,8%, mentre quelle verso le aree extra-Ue del 3,9%. Per quanto riguarda invece l’import si registra un +3,4% per gli acquisti dai Paesi europei e un più marcato +4,7% per quelli al di fuori dell’Unione.
Osservando i prodotti esportati ed importati si nota che la crescita congiunturale dell’export (+2,7%) è dettata in larga parte dal +3,6% messo a segno dalle vendite di prodotti intermedi e dal +4,2% dei beni di consumo non durevoli. In crescita del 4,5% anche le vendite di beni di consumo durevoli e dell’1,1% quelle di beni strumentali. Il +3,9% delle importazioni è invece legato al forte +8,5% che ha interessato gli acquisti di beni strumentali e al +4,8% riportato dai beni di consumo non durevoli.
Sebbene, a livello congiunturale ci sia stato un progresso rispetto alle scorse rilevazioni, a livello tendenziale entrambi i flussi si sono invece mostrati in calo: l’export ha infatti segnato un -1% – determinato dal -31,5% registrato dai prodotti energetici e dal -1,7% dei beni di consumo, salgono dell’1,7% le vendite di beni strumentali – mentre l’import un -4,3% – anche in questo caso dettato soprattutto dalla contrazione degli acquisti dall’estero di prodotti energetici, -39,7% e dal -5,9% dei beni intermedi -.
L’andamento tendenziale degli scambi con i principali partner evidenzia una forte contrazione per le vendite verso l’area MERCOSUR, -31,4%; verso l’area Opec, -16,3%; verso la Russia, -9,4%; verso il Belgio, -8,1%; e verso la Cina, -6,3%.