Investimenti giù del 29,8% tra il 2007 ed il 2015
Se c’è un indicatore economico che, nel corso della crisi economica, ha riportato il crollo in termini di percentuali più elevato, è quello degli investimenti. Secondo le rilevazioni della Cgia di Mestre, infatti, tra il 2007 ed il 2015 gli investimenti in Italia (al netto dell’inflazione) sono scesi di quasi il 30%.
Più precisamente l’ufficio studi segnala un crollo di ben 109,7 miliardi di euro per un calo del 29,8%. Le serie storiche mostrano infatti come gli investimenti si attestassero a 368,6 miliardi di euro nel 2007 e a 258,8 miliardi nel 2015 (256, 7 miliardi nel 2014).
Secondo le stime – basate sui tassi di crescita indicati nel Def 2016: (+2,2% nel 2016, +2,5% nel 2017, +2,8% nel 2018 e +2,5% nel 2019 – nel 2019 gli investimenti dovrebbero salire arrivando a toccare i 185,7 miliardi di euro.
Nel corso del periodo analizzato (tra il 2007 ed il 2015) il settore che maggiormente ha risentito del crollo degli investimenti è stato quello dei mezzi di trasporto, con un calo del 49,3% (-12,4 miliardi di euro): seguono i fabbricati non residenziali, con un calo del 43,5 per cento (-44 miliardi di euro); e i comparti dei computer e delle abitazioni, -28,6 per cento (rispettivamente -1,8 miliardi e -28,7 miliardi).
A tagliare maggiormente la spesa destinata agli investimenti sono state le imprese con un -31,5%, mentre le amministrazioni pubbliche l’hanno ridotta del 28,2% e le famiglie consumatrici del 27,5%. Giù del 3,5% gli investimenti delle società finanziarie.