Neet, Ocse: “In Italia le capacità perse a causa dei NEET valgono l’1,4% del Pil”
I NEET – acronimo che sta per l’inglese Not in Education, Employment or Training e indica tutti quei giovani tra i 18 e i 29 anni che non lavorano né sono impegnati in percorsi di formazione o studio – rappresentano un costo notevole per l’Italia. Lo sostiene l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE) nel suo ultimo rapporto Uno sguardo sulla società 2016-Uno sguardo sui giovani. L’OCSE stima che le capacità che vanno perse a causa dei NEET rappresentano l’1,4% del Prodotto interno lordo (PIL) italiano. Peggio dell’Italia fanno soltanto Grecia (2%) e Turchia (3,4%).