Segnali incoraggianti per l’Eurozona
Nel secondo trimestre il Pil dell’area della moneta unica è aumentato dello 0,3% congiunturale.
Sebbene – come sottolinea lo stesso Eurozone economic outlook redatto da Ifo, Insee e Istat – nel corso del secondo trimestre la crescita del prodotto interno lordo dell’area euro abbia perso lo slancio delle precedenti rilevazioni, le stime sui prossimi trimestri lasciano intravedere una lieve accelerazione.
Nel secondo trimestre infatti, a causa dell’indebolimento della crescita degli investimenti e dei consumi privati, il Pil dell’area della moneta unica è aumentato dello 0,3% congiunturale, rallentando rispetto al +0,5% registrato nel trimestre precedente. Al contrario, le stime per i prossimi trimestri indicano una stazionarietà dei consumi privati (+0,4% in tutti e tre i trimestri considerati) e un lieve rafforzamento degli investimenti (+0,4% in T3 e +0,6% in T4 e T1 2017), tanto da portare ad una lieve accelerazione della crescita del Pil nell’ultimo trimestre dell’anno (+0,4%) e nel primo del 2017 (+0,4%). Per il terzo trimestre, le previsioni sul Pil indicano un nuovo +0,3% congiunturale.
Per quanto riguarda invece il confronto tendenziale, le stime avanzate dagli istituti di statistica indicano un rallentamento al +1,5% nel quarto trimestre del 2016 e al +1,4% nel primo del prossimo anno, mentre nel terzo trimestre il Pil dovrebbe attestarsi al +1,6%. I consumi sono previsti in crescita dell’1,5% annuo nel terzo trimestre, dell’1,6% nel quarto trimestre e dell’1,4% nel primo trimestre del 2017, mentre gli investimenti dovrebbero riportare rispettivamente un +2,2%, un +1,4% ed un +1,6%.
Le stime per l’intero anno indicano una crescita del Prodotto interno lordo dell’Eurozona dell’1,6%, mentre per i consumi gli investimenti le previsioni segnalano un +1,7% ed un +2,1%.
Passando ai prezzi al consumo, nel resoconto diffuso dall’Istituto nazionale di statistica si legge che è prevista una crescita dello 0,3% nel trimestre appena concluso, un +0,7% per quello in corso e un +1,3% per l’inflazione del primo trimestre del 2017. Per l’intero 2016 gli istituti avanzano un +0,2%.