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Il contributo del manifatturiero al Pil

Secondo gli analisti di Confindustria, nei Paesi avanzati, l'aumento di un punto percentuale del suo peso sul totale dell'economia aumenta di 0,5 punti percentuali il ritmo di incremento annuo del Prodotto interno lordo
di Redazione

Quella registrata nell’Eurozona – a febbraio l’indice Markit PMI si è attestato a 55,4 punti, in salita da 55,2 di gennaio – è stata la crescita più significativa dall’aprile del 2011. Molto positiva è stata l’espansione rilevata in Italia. Si tratta di una buona notizia, ovviamente.

manifattura

Il comparto manifatturiero italiano non è uscito indenne dalla crisi economica: i dati dell’ISTAT sulle forze di lavoro certificano che, tra il 2009 e il 2015, la contrazione degli occupati – il comparto ha perso il 9,3% degli addetti – è stata più consistente rispetto a quella registrata nell’intero sistema economico (-1%).
Tantissime sono state le imprese costrette a chiudere i battenti, del resto: tra il 2009 e il primo semestre del 2016 il comparto ne ha perse 54.992, pari al 9,2% del totale (a fronte del -2,5% relativo all’intera economia italiana).
In molte hanno fatto i conti con la stretta creditizia – il credito bancario rappresenta la prima fonte di finanziamento per tante imprese di piccole e medie dimensioni – che ha caratterizzato gli anni della crisi economica e colpito, in particolare, proprio il settore manifatturiero: il Centro studi di Confindustria (CsC) stima che, dal luglio 2016 al picco massimo del 2011, lo stock dei prestiti destinato al comparto è diminuito di 42 miliardi di euro (-17,7%).
Difficoltà che hanno colpito l’ancora consistente tessuto imprenditoriale manifatturiero – al 31 dicembre del 2016, le attività manifatturiere iscritte alle Camere di Commercio erano 576.303 –, senza impedirgli di restare tra i primi quattro comparti per numero di imprese. Meglio fanno solo il commercio, le costruzioni e le agricoltura (dati Unioncamere).
Il manifatturiero è un comparto strategico perché, come osservato in un’analisi di qualche tempo fa dal Centro Studi di Confindustria, genera gran parte dei guadagni di produttività dell’intero sistema economico. Lo fa tanto direttamente, attraverso l’innovazione tecnologica applicata ai suoi processi e ai suoi prodotti, quanto indirettamente, attraverso l’utilizzo negli altri settori dei beni manufatti che presentato queste innovazioni.
L’importanza del settore manifatturiero è certificato anche dalle stime del CsC. Secondo gli analisti di Confindustria, nei Paesi avanzati, l’aumento di un punto percentuale del suo peso sul totale dell’economia aumenta di 0,5 punti percentuali il ritmo di incremento annuo del Prodotto interno lordo.

 

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