Lavoro: i giovani i più in difficoltà, si salvano gli over50
Nel mese di maggio, stando agli ultimi dati Istat, cala l’occupazione, soprattutto tra gli uomini. La diminuzione interessa tutte le classi di età, esclusi gli over 50, ma allargando l’orizzonte il calo congiunturale non ha un impatto sul periodo marzo-maggio, che anzi registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,3%, +65 mila).
Insomma, come era già emerso dall’ultima nota trimestrale sull’occupazione, in generale il mercato del lavoro rileva un trend al rialzo. Nel primo trimestre 2017 – si legge nella nota congiunta di Istat, Ministero del Lavoro, Inps e Inail – è proseguita “la tendenza all’aumento dell’occupazione su base annua e in termini congiunturali”. Aggiungendo che “le dinamiche del mercato del lavoro si sono sviluppate in un contesto di significativa crescita del prodotto interno lordo, che ha segnato un aumento congiunturale dello 0,4% e un tasso di crescita tendenziale dell’1,2%”.
A maggio si è però osservato il calo degli occupati, che sono 51 mila in meno (-0,2%) e i disoccupati sono aumentati di 44 mila unità (invariata la stima degli inattivi). Il trend negativo dell’occupazione ha interessato entrambe le componenti, stavolta in maniera più marcata quella maschile (-0,3%) rispetto a quella femminile (-0,1%). In generale il tasso di occupazione scende al 57,7%.
La fascia di età più in difficoltà è quella dei 35-49enni: in questo segmento gli occupati sono 41 mila in meno, mentre i disoccupati risultano essere 19 mila in più. Nella fascia di età 25-34 anni sono 20 mila gli occupati in meno e 28 mila i disoccupati in più. Per quanto riguarda i giovani tra i 15 e i 24 anni, gli occupati sono 28 mila in meno e i disoccupati 25 mila in più.
Nell’Eurozona il tasso di disoccupazione si attesta nello stesso periodo di riferimento al 9,3%, i valori più alti si rilevano sempre in Spagna (17,7%) e Grecia (22,5%, marzo 2017) mentre in Italia è all’11,3%, sopra Cipro (11%), Portogallo (9,8%) e Francia (9,6%).
A maggio il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 16,9% nell’UE28 e al 18,9% nell’area dell’euro, entrambi i dati in calo dal 19% e dal 21,3% di maggio 2016. Il valore più basso viene rilevato in Germania (6,7%), mentre i più alti in Grecia (46,6%, marzo 2017), Spagna (38,6%) e Italia (37%).