In crescita la spesa delle famiglie nel 2016
Nel corso del 2016, secondo le ultime rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica, si consolidata la ripresa dei consumi delle famiglie iniziata nel 2014. Lo scorso anno, infatti, è aumentata sia la spesa in prodotti alimentari che quella in beni e servizi non alimentari, con alcuni comparti tornati addirittura ai livelli pre-crisi.
Dunque, sul fronte dei consumi, la buona notizia c’è: sono ripartiti, anche se non ai livelli di qualche anno fa. Secondo i numeri contenuti nel resoconto dell’Istat la spesa media mensile familiare si è attestata a 2.524,38 euro nel 2016 (in valori correnti), registrando una crescita dell’1% rispetto al 2015 e del 2,2% rispetto al 2013, anno in cui si è registrato il dato peggiore dall’inizio della crisi.
Dall’analisi delle dinamiche legate alla spesa emerge innanzi tutto che il livello medio della spesa alimentare è pari a circa 448 euro mensili, contro i 441,50 del 2015, mentre quella per beni e servizi non alimentare supera i duemila euro (più precisamente nel 2016 ha riportato un +0,9%, attestandosi a 2.076,41 euro al mese). Un ottimo risultato ha interessato la spesa in servizi ricettivi e di ristorazione che, aumentando del 4,8% (da 122,39 a 128,25 euro), tornata ai livelli pre-crisi.
Proseguendo con l’analisi, un altro segnale lievemente incoraggiante ha interessato il divario della spesa tra il Nord-Ovest del Paese (dove la spesa risulta più elevata) e le Isole (dove, invece, è più bassa) che, pur rimanendo piuttosto elevato, ha riportato una diminuzione, passando dai 945 euro del 2015 ai 897 dello scorso anno e attestandosi rispettivamente a 2.839,10 euro e a 1.942,28.
Divari abbastanza elevati sono riscontrabili anche tra le famiglie composte da solo stranieri e famiglie di soli italiani (1.582, 94 euro conto 2.590,59) o tra gli individui con un titolo di studio elevato (la laurea, ad esempio) e quelli con al massimo la licenza elementare (3.550,31 euro contro 1.725,35 euro). Per ovvi motivi anche la tipologia di occupazione influisce sulla spesa media: per le famiglie di occupati dipendenti, la spesa media mensile si attesta a 2.231,18 euro se la persona di riferimento è un operaio per salire a 3.164,45 euro nel caso in cui la persona di riferimento sia un dirigente, un quadro o un impiegato. Tra gli indipendenti, invece la spesa media è di 3.586,18 per imprenditori e liberi professionisti, mentre per gli altri lavoratori indipendenti si scende a 2.805,12 euro.