Lavoro, Ocse: “In Italia prospettive insufficienti di impiego per i laureati”
In Italia, il 18% degli adulti d’età compresa tra i 25 e i 64 è laureato. Lo rende noto l’OCSE – l’Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico -, osservando che si tratta di uno dei dati più bassi rilevati nell’area, pari alla metà della media. Lo studio dell’OCSE osserva che i bassi livelli d’istruzione terziaria in Italia “possono essere in parte dovuti a prospettive insufficienti di lavoro e ai bassi ritorni finanziari” (-22% rispetto alla media Ocse), ovvero a retribuzioni “relativamente basse” per i laureati. L’Italia rappresenta un caso anomalo, dunque: nell’area OCSE, in generale, c’è una relazione inversa tra la quota di laureati e il loro vantaggio retributivo. Inoltre, l’80% dei 25-64enni con un’istruzione terziaria in Italia ha un impiego, ma il tasso di occupazione si riduce al 64% per la fascia d’età compresa tra i 25 e i 34anni, il più basso livello dei Paesi industrializzati, dove la media è dell’83%.