Lavoro: dallo psicologo aziendale al manager della felicità | T-Mag | il magazine di Tecnè

Lavoro: dallo psicologo aziendale al manager della felicità

Così le nuove figure professionali che emergono per favorire produttività ed efficienza del lavoro
di Silvia Capone

Ampliare e diversificare il paniere del welfare aziendale è ormai consuetudine per tutte quelle aziende, soprattutto di grandi dimensioni, che possono permettersi questo tipo di incentivi al lavoro per i propri dipendenti. Ad arricchire l’offerta non intervengono più solamente convenzioni che aumentano il potere d’acquisto dei dipendenti, ma grazie al consolidamento della convinzione secondo cui vivere meglio fa anche lavorare meglio, compaiono tra i benefit anche i “buoni psicologo”, ovvero professionisti messi a disposizione dall’azienda ai propri addetti.

Superato il periodo in cui le aziende guardavano solamente all’efficienza, affacciandoci in un mondo in cui conta anche lo stato d’animo dei dipendenti e lavoratori, lo psicologo aziendale in quanto esperto dell’ambiente tenta di creare un clima di lavoro ideale, ascoltando non solo problemi e disguidi legati interni all’azienda, ma anche problematiche personali dei lavoratori. L’intervento di psicologi professionisti si rivela necessari dato che lo stress da lavoro complice, nell’Unione europea, quasi un lavoratore su quattro, e che, uno studio realizzato dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, aumenta a quattro su 10 se consideriamo solo l’Italia. Per questo motivo dopo i primi esperimenti anche in alcune grandi aziende italiane si consolida la pratica di affidare il benessere psicologico dei dipendenti a professionisti del settore. In particolar modo per armonizzare al massimo l’ambiente lavorativo si sta specializzando una nuova figura, il cosiddetto “manager della felicità”, i cui livelli retributivi possono variare tra i 30 mila e i 50 mila euro annui per le figure più esperte, che si occupa di monitorare e incrementare il livello di motivazione e soddisfazione dei dipendenti. Tramite corsi collettivi, formazione individuale e un’ottima conoscenza dell’ambiente, il manager della felicità, va ad assicurare quella gamma di benefici non tangibili – quali appunto supporto all’organizzazione, bilanciamento dei tempi vita-lavoro – che sono oggetto delle attenzioni dei lavoratori più giovani. Prendersi cura del benessere personale dei dipendenti, consente alle aziende di fronteggiare problematiche quali indisponibilità dei lavoratori, scarsa partecipazione e assenteismo e quindi, in un’ottica olistica, di migliorare la produttività e l’efficienza del lavoro.

 

Scrivi una replica

News

Eurozona, consumi reali in aumento nel primo trimestre

Nel primo trimestre del 2024, i consumi reali pro capite delle famiglie dell’Eurozona sono aumentati dello 0,2%, accelerando leggermente dopo il +0,1% nel trimestre precedente.…

26 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Istat: Nel primo semestre del 2024 retribuzioni in crescita del 3,1%

Alla fine di giugno 2024, i 41 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 64,0% dei dipendenti – circa 8,4 milioni…

26 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Usa 2024, Barack e Michelle Obama sostengono la candidatura di Kamala Harris

L’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e sua moglie Michelle hanno appoggiato ufficialmente la candidatura di Kamala Harris alla presidenza. «Michelle e io non…

26 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Liguria, Toti si è dimesso da governatore della Regione

Giovanni Toti si è dimesso da presidente della Regione Liguria. Agli arresti domiciliari da tre mesi circa, ha delegato l’assessore Giacomo Giampedrone di consegnare la…

26 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia