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CR7 alla Juve, tutti i numeri del fenomeno portoghese

L'ex Real Madrid presto a Torino per la presentazione, accordo da 30 milioni di euro a stagione fino al 2023. Perché è una buona notizia per la Serie A (e perché no)
di Giacomo Buttaroni

Una macchina perfetta, un atleta che cerca sempre di migliorarsi e di battere nuovi record, anche se per lui non sono importanti. Strano, per uno che in carriera ha collezionato primati su primati, per uno che ha più gol fatti che presenze. Parliamo dell’uomo che ha contribuito a scrivere la storia recente del Real Madrid e del calcio moderno, da oggi nuovo acquisto della Juventus: Cristiano Ronaldo.

È stato definito il colpo del secolo, lo dicono le cifre: CR7 è l calciatore con più gol realizzati (450), in tutte le competizioni ufficiali e con più reti all’attivo in campionato, esattamente 311 in 295 partite. Un alieno che ha segnato 105 gol in Champions con la stessa maglia, 107 in tutte le competizioni UEFA per club. L’unico giocatore ad aver messo a segno almeno 30 reti per sei stagioni di fila nella Liga. Questi sono solo alcuni dei numeri del neo acquisto bianconero. Tenetevi forte, abbiamo appena iniziato.

In tutta la sua carriera Ronaldo ha segnato 676 reti in 949 partite complessive tra club, Nazionale, sia maggiore che giovanili. Una macchina da gol capace di superare la soglia dei 50 gol stagionali per ben sette stagioni di fila, calcolando tutte le competizioni. Primo calciatore ad aver raggiunto 40 marcature in un singolo campionato per due anni consecutivi. Detto dei gol passiamo ai trofei vinti a livello collettivo. Sono 26 i trofei vinti dal 33enne, dallo Sporting Lisbona al Manchester United e soprattutto al Real Madrid. Il primo trofeo alzato al cielo fu la Supercoppa portoghese nel 2002. Poi il trasferimento all’Old Trafford, dove vince tre volte la Premier League, due volte la Coppa di Lega e altrettante volte la Community Shield, una FA Cup e un Mondiale per club e soprattutto la sua prima Champions, quella del 2008. Il suo palmarès si è poi arricchito con il passaggio al Real Madrid dove ha vinto dal 2009 al 2018, due campionati e due Coppe di Spagna. Due Supercoppe Uefa e due Supercoppe nazionali. Tre volte la Coppa del Mondo per club, fino ad arrivare all’incredibile poker in Champions League, delle quali le ultime tre consecutive. Inoltre, Cristiano Ronaldo è l’unico calciatore ad aver vinto per cinque volte il trofeo continentale più importante. Con la maglia del Portogallo invece, CR7 è il miglior marcatore di sempre con 85 reti siglate in 154 presenze. Al contrario di quanto accadeva con i propri club, il fenomeno portoghese ha avuto più difficoltà, certo non per sue responsabilità dirette, a raggiungere traguardi importanti con la Nazionale. Un solo successo, ma di enorme importanza per il Portogallo, quello dell’Europeo 2016 in Francia.

Dai trofei vinti con club e nazionale passiamo adesso ai trofei individuali. Cristiano Ronaldo condivide, con lo storico “rivale” Lionel Messi, il primato assoluto di Palloni d’Oro: cinque. Il primo risale al 2008 con il Manchester United, con gli ultimi due successi, quelli del 2016 e del 2017, che hanno visto solo la sua firma. Palloni d’oro che si aggiungono alle quattro scarpe d’Oro ottenute, titolo riconosciuto al miglior marcatore europeo. Il portoghese è stato anche eletto per ben cinque volte giocatore dell’anno per la FIFA. Ultimo record, ma non per importanza, è quello di aver vinto nello stesso anno solare, Champions, Europeo, Mondiale per Club e Pallone d’Oro. Mai nessuno prima di lui ci era riuscito. Insomma un CR7 piglia tutto, roba da vertigini.

Cristiano Ronaldo arriva in Italia, con un contratto che lo lega alla Juventus fino al 2023, un accordo da 30 milioni di euro a stagione. Un investimento importante quello di Agnelli che va oltre il campo, perché quando ti assicuri un campione come CR7 ti assicuri il brand che vanta più “seguaci” al mondo sui social network: esattamente 311 milioni. E pensare che la Juventus ne vanta “solo” 50 milioni. Un investimento sensazionale che farà aumentare commercio, ricavi sia Tv sia stadio. Insomma, la Juventus ha preso CR7 perché poteva permetterselo, grazie al percorso che ha fatto negli anni, con la capacità di crescere anno dopo anno, con lo stadio di proprietà, con la nuova sede, con Vinovo, con il JMedica, con un fatturato che è cresciuto di pari passo con i risultati sportivi. E pensare che questo percorso è iniziato sette anni fa, dopo il “no” di Di Natale.

Un acquisto che fa bene al calcio italiano perché finalmente dopo anni si rivede in Serie A un campione del suo calibro. Perché quando la Juventus andrà a giocare negli stadi definiti “di provincia” probabilmente gli impianti non saranno mai vuoti. Questo potrebbe voler dire una ripartenza per l’intero movimento, perché da ora il nostro campionato sarà in grado di suscitare maggiore interesse, anche dall’altra parte del mondo. La Juventus ha compiuto un grande passo, soprattutto per cercare di mettere in bacheca quella Champions League che negli ultimi anni proprio Cristiano Ronaldo le aveva impedito di alzare al cielo. I detrattori dell’operazione sostengono al contrario che l’affare sarà solo per la Juventus, con la Serie A – destinata a emulare il modello Bundesliga dove il Bayern Monaco comanda incontrastato – a non giovarne granché. In ogni caso partito da Funcal nel 1985, benvenuto in Italia, Cristiano Ronaldo.

 

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