Accordo Siaed e Capita: è l’Italia che va
«Un’opportunità unica», così Aldo Sciamanna, presidente di Siaed (azienda leader italiana nel settore della progettazione, sviluppo e realizzazione di soluzioni per l’erogazione di servizi di back office a clienti operanti nel settore finanziario, nei servizi e nella Pa), ha commentato l’accordo commerciale strategico raggiunto tra la sua società e Capita Life & Pensions International. Una partnership che, secondo Sciamanna, «grazie alla presenza consolidata di Siaed in Italia, porterà un’offerta di servizi all’avanguardia nel mercato delle assicurazioni Previdenza e Vita».
Stessa soddisfazione anche nell’intervento di Sean Holland, Ad di Capita Life & Pensions, il quale ha iniziato il suo intervento in italiano, una scelta che è apparsa subito come qualcosa in più di un semplice gesto di cortesia, ma il segno di una partnership fondata su un rapporto di stima reciproca. E, in effetti, è un accordo di quelli destinati a pesare.
Capita Life & Pensions, infatti, è un’azienda leader mondiale nella gestione dei processi di business e fornitura di servizi tecnologici per il mercato internazionale delle assicurazioni Previdenza e Vita. Si tratta di un colosso che fa parte di Capita plc Group, con sede a Dublino ed è guidato dall’Amministratore delegato Sean Holland, anche lui entusiasta dell’accordo. Perché, come spiega lo stesso Holland, «il mercato italiano, in particolare nell’ambito dei servizi finanziari, presenta un potenziale significativo con una crescita della domanda verso nuove proposte di distribuzione e di miglioramento dell’efficienza, sia in termini di tempo che di costi».
Capita è leader mondiale del settore: 70mila dipendenti in 15 Paesi e ricavi (nel 2017) pari a circa 4.16 miliardi di sterline, di cui il 54% nel settore privato e il 46% nel settore pubblico. Insomma, un colosso dal punto di vista organizzativo ed economico ma soprattutto una realtà che ha sviluppato, negli anni, competenze all’avanguardia. Competenze che, Siaed e Capita, metteranno in campo nel nostro Paese per offrire una gamma di servizi innovativi, personalizzati e completi per i clienti del mercato italiano, come hanno sottolineato Sciamanna e Holland.
D’altronde il mercato delle assicurazioni ha grandi previsioni di crescita nei prossimi anni ma «le pressioni che gravano sull’industria delle assicurazioni vita e delle pensioni sono in aumento ogni giorno e la crescita di tale settore necessita di competenze, innovazione, partner solidi ed affidabili per seguire e traguardare questi obiettivi sfidanti – come ha spiegato Marco D’Agostino, Direttore Generale di Siaed – e possono influire in modo determinante sui bilanci delle imprese.».
L’intesa è stata presentata ufficialmente ieri a Roma, nella suggestiva cornice del Circolo Canottieri Aniene. Presenti importanti protagonisti della finanza e delle assicurazioni, nonché esponenti del mondo politico e imprenditoriale. Un parterre che fotografa l’importanza della partnership, anche dal punto di vista strategico. Un aspetto sottolineato dagli ospiti che sono intervenuti: Pier Paolo Baretta, Mauro Masi, Giampaolo Viseri, Alfredo Antoniozzi, Enrico Cucchiani e il presidente di Ania, Maria Bianca Farina. Seppur con accenti diversi, tutti hanno sottolineato che partnership di questo genere sono molto importanti per la crescita del mercato, per garantire la possibilità di sfruttare sinergie e esperienze maturate in campo internazionale attingendo a competenze e tecnologie messe in campo in altri paesi.
In particolare, Maria Bianca Farina ha sollecitato l’attenzione sugli aspetti di novità che riguardano l’innovazione tecnologica e il Dg di Saied Marco D’Agostino, ha ricordato che proprio il BPO, sta gradualmente e costantemente guadagnando la trazione nel settore, e grazie all’innovazione tecnologica associata sta facendo evolvere più velocemente il mercato, ricordando che questo sarà uno degli aspetti “strutturali” su cui la partnership potrà contare. D’Agostino ha continuato spiegando che uno degli aspetti fondamentali, su cui il Presidente dell’Ania ha posto l’attenzione e su cui la partnership potrà contare, è la possibilità di attingere alle potenzialità di Capita anche in campo tecnologico, e in questo scenario le tecnologie di prossima generazione come ad esempio i sistemi di automazione, Robotic Process Automation (RPA) utilizzati per aumentare il potenziale di risparmio sui costi e l’efficienza, stanno facendo da catalizzatore nell’evoluzione dei servizi in tale settore.
Sean Holland, Ad di Capita, ha sottolineato che nel processo di “Digital Transformation”, che si basa sulla tecnologia come motore di crescita e sull’innovazione ed evoluzione dei processi, è necessario avere personale altamente qualificato per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ed ha continuato dicendo che il framework di business adottato da Capita, si basa proprio sul modello di integrazione ed evoluzione dei fattori critici di successo quali: People, Process and Technologies.
Una giornata importante per il settore e motivi di soddisfazione più che giustificati, perché i segnali positivi sono molti e lasciano intravedere futuri e interessanti sviluppi per l’intero settore.
L’accordo prevede investimenti, occupazione e crescita per il Paese. In altre parole, il segno di un Italia che sa esprimere eccellenze anche nel settore dei servizi avanzati ed è capace di giocare partite importanti a livello mondiale. E’ l’Italia che va. E le buone notizie vanno respirate a pieni polmoni.