Conti pubblici, l’Italia ha il secondo debito più alto nell’UE
La Commissione europea raccomanda la procedura d’infrazione contro l’Italia per debito eccessivo: «Criterio non è rispettato»
di Redazione
«Il criterio del debito non è rispettato», per questo la procedura d’infrazione contro l’Italia «è giustificata». A dirlo è la Commissione europea nel rapporto sul debito italiano con cui ha richiesto la procedura d’infrazione per debito eccessivo (l’iter prevede che ad analizzare il dossier sia il Comitato economico finanziario che si riunirà nei prossimi giorni per poi passare all’Ecofin, che si terrà invece a luglio). Secondo la Commissione di Bruxelles il rallentamento economico giustifica solo in parte la deviazione da quanto stabilito dalle regole e la retromarcia su alcune riforme pro-crescita rappresentano un’aggravante. «I dati del 2018 per l’Italia – ha spiegato a tale proposito il commissario UE agli Affari Economici, Pierre Moscovici – sono problematici su due fronti: invece di essere ridotto, il debito sale dal 131% al 132% e il deficit strutturale che avrebbe dovuto calare dello 0,3% peggiora dello 0,1%, creando un gap di 0,4%. Sfortunatamente anche per il 2019 vediamo un peggioramento del deficit strutturale, mentre il Consiglio aveva raccomandato uno 0,6% di miglioramento e le autorità italiane si erano impegnate a dicembre a non peggiorarlo».
Dunque, anche il futuro si prospetta difficile. Il debito italiano, infatti, potrebbe salire nel 2019 e nel 2020 oltre il 135%, anche a causa – si legge nel rapporto – di «un avanzo primario in discesa, e privatizzazioni non raggiunte».
Gli ultimi dati Eurostat parlano chiaro. Il trend mostra un nuovo aumento del debito italiano tra il 2017 e il 2018, nel dettaglio dal 131,4% al 132,2% del Pil. In altre parole, mentre nell’Eurozona e nell’UE28 si assiste ad un progressivo calo, il debito italiano risulta essere – in controtendenza, quindi – il più alto dopo quello della Grecia. La media dell’Eurozona si attesta all’85,1% dall’87,1% del 2017, mentre per l’UE28 passa all’80% dall’81,7% dell’anno precedente. La Grecia, dicevamo, è il paese con il debito più alto (181,1%). Dopo l’Italia, seguono Portogallo (121,5%), Cipro (102,5%), Belgio (102%), Francia (98,4%) e Spagna (97,1%). Estonia (8,4%), Lussemburgo (21,4%) e Bulgaria (22,6%) i paesi con il debito più basso, quello della Germania si attesta al 60,9% del Pil, in diminuzione dal 64,5% del 2017.