Consumiamo oltre le risorse annuali, sempre di più
Il paese che in assoluto consuma di più sono gli Stati Uniti. In Italia non siamo da meno, ma siamo più attenti agli sprechi alimentari
di Redazione
Da oggi la popolazione mondiale sta consumando più di quello che il pianeta riesce a riformare durante l’anno e utilizzare quindi risorse “previste” per il futuro. Ieri l’uomo ha utilizzato tutte le risorse naturali che la Terra può generare ed è così arrivato l’Earth Overshoot Day, il giorno del sovrasfruttamento, come riporta sul sito il Global Footprint Network, cioè l’organizzazione di ricerca internazionale che esamina l’impronta ecologica, ovvero l’indicatore che contabilizza lo sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo.
Sempre secondo l’Istituto, il paese che in assoluto consuma di più sono gli Stati Uniti, per cui, se tutti consumassero nelle loro stesse quantità servirebbero le risorse di cinque pianeti Terra. Per quanto riguarda l’Italia l’Overshoot Day italiano è stato raggiunto il 15 maggio e per soddisfare tutti i consumi servono quasi cinque paesi come l’Italia.
Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, diffusa in occasione del giorno del sovrasfruttamento, nonostante la situazione preoccupate per lo stile di vita degli italiani per quel che riguarda l’efficienza energetica e lo sfruttamento delle risorse naturali, dal punto di vista dello spreco alimentare i dati sono incoraggianti: nell’ultimo anno sette italiani su dieci hanno diminuito o annullato del tutto gli sprechi alimentari.
Secondo la Waste Watcher lo spreco di cibo nelle case degli italiani ammonterebbe ancora a circa 36 kg l’anno, e hanno quindi adottato strategie di consumo controllato in base a spinte di natura economica prima di tutto, ma anche etica e ambientale, per l’impatto negativo che gli sprechi hanno sullo smaltimento dei rifiuti e sul consumo energetico.
Come denuncia la Coldiretti, però, nonostante la legge in vigore atta a diminuire gli sprechi alimentari nel settore della ristorazione, «il problema resta rilevante con gli sprechi domestici che rappresentano il 54% del totale», ben più superiore di quelli nella ristorazione, che rappresentano il 21% del totale, nella distribuzione commerciale che pesa per il 15% e nell’agricoltura, 8%, per un totale annuo di 16 miliardi buttati.