Tra incendi e grandine, i danni economici per l’agricoltura
In dieci anni, la tropicalizzazione ha causato danni alla produzione agricola nazionale per oltre 14 miliardi di euro
di Redazione
Il 2019 si classifica già come anno record per gli incendi. Secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Effis, dall’inizio dell’anno, in Italia sono divampati 251 roghi, in media un incendio al giorno, il triplo dello scorso anno.
Dall’analisi emerge che il 60% degli incendi sarebbe di natura dolosa e comportano un costo che l’Italia, come sottolinea la Coldiretti, deve farsi carico perché «è mancata l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio».
I danni sono prima di tutto di natura ambientale, in termini di ettari bruciati, dato che secondo una stima dell’associazione, per ricostruire i boschi andati in fiamme serviranno almeno 15 anni, ma le conseguenze colpiscono anche l’economia, il lavoro e il turismo, settori già fortemente penalizzati quest’estate dal clima e non solo dalla dolosità degli eventi.
Sempre secondo la Coldiretti sui dati forniti da ESWD, infatti, tra giugno luglio 2019, segnato da anomalie climatiche e caldo record a livello mondiale, ci sono state 221 grandinate violente, circa sette al giorno, e più in generale 11 al giorno, tra tornado, grandinate, tempeste di vento e acqua, il 75% in più rispetto all scorso anno. Il risultato è stato devastante per campi coltivati, campagne impraticabili e pascoli isolati.
La tendenza alla tropicalizzazione, che si verifica, come rileva la Coldiretti, con il repentino e frequente passaggio dal caldo torrido a maltempo e grandinate killer per le coltivazioni, compromettono la produzione agricola nazionale con danni stimati per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra coltivazioni perse e danni alle strutture e alle infrastrutture.
Per sopperire ai danni, un aiuto economico, per le campagne colpite duramente dal clima anomalo, arrivano gli anticipi dei finanziamenti europei alle aziende, che corrispondono al 50% degli interventi di politica agricola comune. Sono stati versati circa 280 milioni di euro attraverso organismi regionali tramite cui opera l’Unione Europea.