Incendi in Italia: il 60% è di natura dolosa
È la stima di Coldiretti su dati del Dipartimento della Protezione civile. L’effetto devastante degli incendi, con un impatto negativo in termini economici, è favorito anche dal clima
di Redazione
Ad aggravare ancora di più la già difficile situazione economica e turistica dell’estate 2020, sono le conseguenze legate ai danni ambientali dovuti a quasi 500 incendi in tutto il paese. Secondo un’elaborazione di Coldiretti sui dati del Dipartimento della Protezione civile, il 60% dei roghi che si sono verificati in Italia dal 15 giugno ad oggi è di origine dolosa, e si sono potuti propagare a causa della mancanza di manutenzione della parte boschiva del paese per effetto della chiusura delle aziende agricole che gestivano anche i boschi e la loro pulizia.
L’effetto devastante degli incendi è stato favorito ed ampliato anche dal clima: la temperatura del 2020 si è caratterizzata per un aumento di oltre un grado, classificandosi in questo modo come il quarto anno più caldo dal 1800. I dati che emergono dall’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr, rilevano anche un altro problema, evidenziato nei primi sette mesi dell’anno e che ha favorito il sorgere dei roghi: la caduta del 30% di pioggia in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, nonostante gli ultimi eventi e la grandine che hanno colpito l’Italia.
Gli incendi incontrollati sono un problema ambientale importante per il nostro paese, in cui più di 1/3 della superficie nazionale è coperta da boschi per un totale di 10,9 milioni di ettari. I danni sono però anche di natura economica, in termini di migliaia di ettari bruciati, animali morti, alberi carbonizzati, pascoli distrutti e strutture danneggiate.
Secondo le stime della Coldiretti, ci vorranno almeno 15 anni per far rinascere tutto l’ecosistema forestale, ma è necessario il blocco di tutte le attività umane tradizionali come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come la raccolta di funghi.
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