Caso Navalny, l’OPAC è pronta a offrire assistenza
«L’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPAC) continua a monitorare la situazione ed è pronta ad impegnarsi e ad assistere qualsiasi Stato membro che possa richiedere la sua assistenza». Così il direttore generale dell’OPAC, Fernando Arias, in una nota sul presunto avvelenamento di Alexei Navalny, uno dei principali esponenti dell’opposizione russa che, secondo il governo tedesco, sarebbe stato avvelenato con un agente nervino, il novichok. «Ai sensi della Convenzione sulle armi chimiche, qualsiasi avvelenamento di un individuo attraverso l’uso di un agente nervino è considerato uso di armi chimiche», ha proseguito.