Mercato auto, bene solo le ibride
Dopo il -14% di gennaio, a febbraio si registra un calo delle immatricolazioni del 12,3%
di Redazione
Non riparte il mercato dell’auto in Italia, peraltro in linea con la scia negativa che sta interessando l’intero settore a livello europeo. A febbraio il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha registrato un calo delle immatricolazioni del 12,3%, a 142.998 nuove auto registrate (il dato peggiore dal 2015). Un risultato che fa il paio con il -13,93% registrato il mese precedente e che conferma nuovamente la fragilità del settore. Basti pensare che, secondo l’UNRAE (l’Associazione delle Case automobilistiche estere) nel corso del 2020 il settore ha perso circa dieci miliardi di euro di fatturato.
Alla luce dei risultati registrati, secondo l’Associazione è quindi necessario che il governo italiano prolunghi gli incentivi per l’acquisto di auto nuove. Per quanto riguarda la fiducia degli operatori del settore, a inizio 2021 il 26% degli intervistati dal Centro studi Promotor per la consueta indagine mensile prevede alti livelli di consegne di autoveicoli per i prossimi tre, quattro mesi, mentre il 52% (dal 49% di fine 2020) prevede stabilità e il 22% (dal 25%) prevede un calo.
Per quanto riguarda le alimentazioni, dai dati emerge un unico segmento in salute: quello dei veicoli a batteria, con le ibride (mild e full) che crescono del 150% e le plug-in del 264,4%. Positiva anche la crescita delle elettriche pure (+30,4%), sebbene mantengano un peso marginale sul mercato totale (2,1%), mentre le ibride occupano ora il 29,8%.