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Fatturato dell’industria, terzo incremento consecutivo

A febbraio l’Istat stima un aumento dello 0,2%. La crescita in termini tendenziali è dello 0,9%

di Redazione

A febbraio l’Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, registri un aumento dello 0,2%, risultante da una crescita sul mercato interno (+0,9%) e da un calo su quello estero (-1,3%). Nella media degli ultimi tre mesi l’indice complessivo segna un incremento del 2,4% rispetto ai tre mesi precedenti (+2,6% sul mercato interno e +1,9% su quello estero). Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, gli indici destagionalizzati segnano aumenti congiunturali per l’energia (+6,3%), per i beni di consumo (+0,7%) e per i beni intermedi (+0,3%), mentre registrano un calo dell’1,5% per i beni strumentali.

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 come a febbraio 2020), il fatturato totale, prosegue l’Istat, cresce in termini tendenziali dello 0,9%. Il risultato è la sintesi di un aumento del 2,3% sul mercato interno e di una diminuzione dell’1,8% su quello estero.

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registra una marcata crescita tendenziale per i beni intermedi (+5,7%) e un modesto incremento per i beni strumentali (+0,3%), mentre risultano in calo i beni di consumo (-1,6%) e l’energia (-14,0%).

Con riferimento al comparto manufatturiero, i settori che registrano la crescita tendenziale più marcata sono quelli delle apparecchiature elettriche e non (+14,8%) e della metallurgia (+10,3%), mentre i risultati peggiori si rilevano per l’industria tessile e dell’abbigliamento (-8,9%) e per le raffinerie (-16,5%).

«A febbraio – è il commento dell’Istat – il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, segna il terzo incremento consecutivo su base congiunturale. Nella media degli ultimi tre mesi la crescita è più sostenuta sul mercato interno. Nel confronto tendenziale è significativo l’apporto positivo proveniente dalla metallurgia e dal settore dei macchinari e attrezzature; si conferma, invece, la performance negativa delle industrie tessili, abbigliamento, pelle e accessori, in flessione tendenziale quasi ininterrotta da febbraio 2020. Anche al netto della componente di prezzo, il settore manifatturiero evidenzia una crescita congiunturale sia su base mensile sia su base trimestrale».

 

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