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Dove bambini, giovani e anziani vivono meglio

Le province migliori sono rispettivamente Cagliari, Ravenna e Trento, secondo il Sole 24 Ore in un’analisi che conferma i ritardi del Mezzogiorno ed evidenzia le performance negative delle grandi aree metropolitane

di Redazione

Ogni anno, Il Sole 24 Ore stila una graduatoria che classifica le province italiane dalla più alla meno vivibile, tenendo conto di alcuni indicatori (ricchezza e consumi, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza…). Nel 2020 Bologna ha occupato la prima posizione della classifica finale, ad esempio. Questa volta l’indagine, che sostanzialmente misura la qualità della vita nelle province italiane, è stata declinata per tre target generazionali: bambini (0-10 anni), giovani (18-35 anni), anziani (over 65).

A “vincere” sono tre province molto diverse: «Cagliari si distingue per essere una provincia a misura di bambino. Ravenna un luogo attraente per i giovani. Trento svetta per il benessere degli anziani», commenta Il Sole 24 Ore, riassumendo i risultati dell’analisi che per ogni fascia generazionale ha considerato 12 parametri, ad ognuno dei quali è stato assegnato un punteggio per ciascuna provincia da 0 a 1.000. Dalla media dei punteggi conseguiti, è stata poi stilata la classifica finale. Che conferma un divario territoriale anche dal punto di vista generazionale, con il Mezzogiorno «che nelle tre graduatorie popola quasi sempre il fondo». Spicca poi la performance negativa delle grandi aree metropolitane, ad eccezione di Bologna.

Milano e Roma compaiono soltanto nella top ten relativa agli anziani, trainate dagli importi medi delle pensioni. Per i bambini si piazzano rispettivamente alla 42esima e alla 18esima posizione – a penalizzarle, il ridotto spazio abitativo: a Milano, ad esempio, mediamente le famiglie dispongono di 50 mq – mentre sprofondano al 76° e 106° posto per i giovani, anche a causa delle difficoltà di accesso alla casa dovute principalmente il costo troppo alto degli affitti, la cui incidenza a Roma va oltre il 60% sul reddito medio dichiarato. Male per i giovani pure Napoli (103esima in classifica), dove a pesare è anche il basso tasso di disoccupazione giovanile e la minore incidenza di laureati.

Cagliari, Udine, Oristano, Aosta e Gorizia sono le cinque province migliori per i bambini (0-10 anni). Male invece Reggio Calabria, Catania, Pescara, Cosenza e Foggia che occupano le ultime cinque posizioni. Per i giovani (18-35 anni), le province più vivibili sono Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena, Vercelli e Piacenza. Napoli, Potenza, Barletta A.T., Roma e Sud Sardegna sono quelle meno vivibili. Per gli anziani, infine: Trento, Ravenna, Bolzano, Aosta e Bologna compongono la top five mentre Palermo, Vibo Valentia, Messina, Trapani e Agrigento chiudono la classifica.

 

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