Coronavirus, Aifa: «Oltre 76mila reazioni avverse ai vaccini»
Dall’inizio della campagna vaccinale al 26 giugno 2021, sono state oltre 76mila le segnalazioni di reazioni avverse su un totale di 49.512.799 dosi somministrate. Lo rende noto l’AIFA, l’Agenzia italiana del Farmaco, sottolineando che la stragrande maggioranza è relativa a eventi non gravi – dolore al braccio, febbre, dolori muscolari, astenia-stanchezza (87,9%) – e che il tasso di segnalazione si attesta a 154 ogni 100mila dosi. Gli eventi gravi sono stati meno: l’AIFA ne ha registrati 18 ogni 100mila somministrazioni, sottolineando che non esiste una correlazione con il tipo di vaccino, dalla prima o dalla seconda dose. Tra gli eventi avversi che possono essere correlati alla vaccinazione, quelli segnalati con maggiore frequenza configurano un quadro di sindrome simil-influenzale con sintomatologia intensa, perlopiù dopo la seconda dose dei vaccini a mRNA – Moderna e Pfizer-BioNTech – e dopo la prima dose di Vaxzevria (AstraZeneca). L’ultimo rapporto ha confermato anche quanto già riferito nei precedenti: indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento, la reazione si è verificata nella maggior parte dei casi (80% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore successive. La maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Comirnaty/Pfizer-BioNTech (69%), fino ad adesso quello più usato nella campagna vaccinale (70,6% delle dosi somministrate) e soltanto in misura minore al vaccino Vaxzevria/AstraZeneca (24,7% delle segnalazioni e 17,3% delle dosi somministrate).