Produzione industriale in lieve calo ad agosto dopo due mesi di crescita
Ma nella media degli ultimi tre mesi la dinamica congiunturale risulta positiva e rispetto a febbraio 2020 il livello dell’indice è superiore dell’1,5%
di Redazione
Ad agosto 2021, l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,2% rispetto a luglio. Nella media del trimestre giugno-agosto il livello della produzione cresce dell’1,1% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per i beni strumentali (+0,8%), mentre diminuisce per l’energia (-2,1%), i beni di consumo (-2%) e i beni intermedi (-1,3%).
«Ad agosto – è il commento dell’Istat che accompagna la nota – si registra una lieve diminuzione congiunturale della produzione industriale, dopo due mesi di crescita; nella media degli ultimi tre mesi la dinamica congiunturale risulta positiva. Rispetto a febbraio 2020, mese antecedente l’inizio dell’emergenza sanitaria, il livello dell’indice di agosto è superiore dell’1,5%, al netto dei fattori stagionali. L’analogo confronto a livello settoriale evidenzia un calo per i beni di consumo e l’energia (rispettivamente -3,7% e -6%), una sostanziale stazionarietà per i beni strumentali e una crescita marcata per i beni intermedi (+4,6%)».
Al netto degli effetti di calendario, dunque, ad agosto 2021 la produzione è invariata rispetto all’anno precedente (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 contro i 21 di agosto 2020). Crescono in misura accentuata i beni intermedi (+4,9%) e i beni strumentali (+4,4%); diminuiscono, invece, i beni di consumo (-5,4%) e, in misura più marcata, l’energia (-6,6%).
I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo (+16,6%), la fabbricazione di macchinari (+10,3%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+6,3%). Viceversa, le flessioni più accentuate si osservano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-23,7%), nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati (-20,9%) e nelle attività estrattive (-17,7%).