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Pensioni: per le donne inferiori in media del 27%

Ammontano a 5,3 milioni le persone con meno di 1.000 euro al mese. Si osserva inoltre un evidente gap territoriale

di Redazione

Le donne sono la maggioranza dei pensionati, ma ricevono solo il 44% del reddito complessivo da pensione. Nello specifico – secondo l’Osservatorio Inps Prestazioni pensionistiche e beneficiari del sistema pensionistico italiano – le donne rappresentano il 52% dei 16.041.202 pensionati. Hanno percepito però in media nel 2020 16.233 euro a fronte dei 22.351 medi degli uomini, con una differenza del 27%. Alle donne sono stati erogati nell’anno 134.919 milioni di euro complessivi di pensione a fronte dei 172.771 degli uomini. Nel complesso, nel 2020, l’Inps ha erogato per pensioni 307,69 miliardi di euro.

Ma non è tutto: sono oltre 5,3 milioni i pensionati che nel 2020 hanno avuto un reddito da pensione complessivo inferiore a mille euro. Si osserva, dunque, che il 59,9% delle pensioni ha un importo mensile inferiore ai 1.000 euro. La quota di pensionati con reddito al di sotto di questa soglia scende al 33,4%, per la possibilità di cumulo di più trattamenti pensionistici. La spesa pensionistica sostenuta per l’erogazione delle pensioni sotto i 1.000 euro è il 27,4% del totale, mentre la quota dei redditi pensionistici che appartengono alla stessa classe di importo si dimezza al 12%, sempre a causa del cumulo di più trattamenti. Dall’analisi delle differenze tra redditi maschili e femminili si osserva che le classi di reddito pensionistico oltre i 1.500 euro mensili sono popolate più da maschi che da femmine: in tali classi i pensionati rappresentano il 56,3% del totale dei maschi, mentre per le pensionate l’analoga quota scende al 34,9%.

Ma il gap è anche territoriale. Nel Mezzogiorno, infatti, il numero dei pensionati con redditi pensionistici sotto i 500 euro mensili rappresenta il 13,8%, nel Centro il 9,4% e nelle regioni settentrionali il 7,1%. In termini assoluti, il distacco si accentua maggiormente se si osservano i pensionati con redditi pensionistici compresi tra 500 e 1.000 euro mensili che nel Mezzogiorno sono pari al 27,6%, quota che scende al 21,2% nelle regioni del Centro e ancora al 19,2% in quelle settentrionali. Di conseguenza, i pensionati residenti al Nord che percepiscono redditi più elevati, in particolare compresi tra 1.500 e 2.000 euro mensili, superano di circa sette punti percentuali quelli del Mezzogiorno e di circa tre punti quelli del Centro. Infine i pensionati delle classi di reddito pensionistico più alte, oltre i 2.000 euro mensili, residenti nel Mezzogiorno sono il 21,9%, contro oltre il 30% in ognuna delle due altre aree geografiche.

Nei primi nove mesi del 2021, emerge ancora dall’Osservatorio Inps, sono state liquidate 268.599 pensioni a uomini con decorrenza nell’anno e tra queste 124.246 (il 46,26%) erano anticipate rispetto all’età di vecchiaia. Il dato risente anche delle pensioni di invalidità (19.004) e di quelle ai superstiti (30.046).

 

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