«Gli incendi estremi raddoppieranno entro il 2100»
Secondo l’Unep, ogni zona del globo sarà esposta al rischio incendi, incluso l’Artico e «altre regioni precedentemente non colpite»
di Redazione
Complici i cambiamenti climatici, tra qualche anno, gli incendi estremi saranno sempre più frequenti. E intensi. A denunciarlo è l’Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, diffondendo il rapporto “Spreading like wildfire: the rising threat of extraordinary landscape fires“, ad una manciata di giorni dall’inizio della quinta sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente, a Nairobi, in Kenya, in programma dal 28 febbraio al 2 marzo.
A livello globale, secondo le stime contenute nel rapporto, l’aumento sarà del 14% entro il 2030, del 30% entro la fine del 2050 e del 50% entro la fine del secolo.
Ogni zona del globo sarà esposta al rischio incendi, incluso l’Artico e «altre regioni precedentemente non colpite da incendi», avverte l’Unep, invitando i governi ad un «cambiamento radicale nella spesa pubblica per gli incendi, spostando gli investimenti da reazione e risposta a prevenzione e preparazione». Attualmente, osserva il rapporto, le risposte dirette agli incendi in genere ricevono più della metà delle relative spese, mentre la pianificazione riceve meno dell’1%.
Oltre a rappresentare una minaccia per la natura, gli incendi «impediscono il progresso verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e approfondiscono le disuguaglianze sociali», perché «colpiscono in modo sproporzionato le nazioni più povere del mondo, con un impatto che si estende per giorni, settimane e persino anni dopo che le fiamme si sono placate».
Secondo l’Unep, incendi e cambiamenti climatici «si stanno esacerbando a vicenda». I primi sono «aggravati» dai secondi «a causa dell’aumento della siccità, delle alte temperature, della bassa umidità relativa, dei fulmini e dei forti venti con conseguenti stagioni degli incendi più calde, più secche e più lunghe».
Contemporaneamente, però, i cambiamenti climatici sono favoriti dagli incendi poiché quest’ultimi devastano ecosistemi sensibili, ricchi di carbonio, come le torbiere e le foreste pluviali.
Il fenomeno riguarda anche il nostro Paese: nell’ultimo anno, in Italia, gli incendi sono stati numerosi, circa 660, pari al 148% in più rispetto alla media storica – tra il 2008 e il 2021 gli incendi sono stati mediamente 265 ogni anno –, denuncia la Coldiretti, aggiungendo che nel 2021 sono andati bruciati così oltre 150mila ettari di territorio nazionale, da Nord a Sud.