Il costo economico della siccità
L’agricoltura è il settore più colpito. A livello globale perdite stimate per più di 120 miliardi di dollari dal 1998 al 2017
di Redazione
L’epicentro della siccità si sposta e si estende verso il centro Italia, a cominciare dalle Marche, «dove ormai si rischia il razionamento degli approvvigionamenti idrici». Così segnala l’Osservatorio Anbi, l’associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari. Ma ad ogni modo la siccità sta interessando l’intero territorio nazionale, portando con sé una serie di problemi complessivi.
Dalle ciliegie alle pere, dalle albicocche alle angurie, il caldo torrido con temperature oltre i 40 gradi e il vento rovente stanno bruciando la frutta sugli alberi con perdite fino al 15%, emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del calore che sta avvolgendo l’Italia con bollino rosso per 19 città, mentre la siccità, appunto, assedia i campi. Uno scenario drammatico, osserva ancora la Coldiretti, che coinvolge diverse parti del territorio nazionale da nord a sud con danni alle ciliegie in Puglia ed Emilia Romagna, angurie e meloni e scottati dal caldo in Veneto, pere e albicocche rovinate nel ferrarese, barbatelle bruciate che perdono le foglie nei vigneti toscani attorno a Firenze, pesche soffocate dalla calura che cadono dai rami prima di riuscire a svilupparsi completamente e giovani ulivi in stress idrico.
Al tempo stesso l’arrivo della grandine, soprattutto al nord, fa salire il conto dei danni nelle campagne in un territorio duramente provato dal caldo che ha seccato la terra, ridotto i raccolti di mais, riso e grano e tagliato la disponibilità di foraggio per gli animali nei campi arsi dal sole o andati a fuoco per gli incendi con danni che Coldiretti stima in circa tre miliardi.
Ma quest’ultimo aspetto non deve indurre in errore. A marzo, in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, sempre l’Anbi aveva segnalato che in Italia mancano cinque miliardi di metri cubi di acqua rispetto a 50 anni fa e l’agricoltura, che consuma oltre il 50% delle risorse idriche disponibili, è il settore più colpito. Secondo l’Onu, a livello globale, la siccità è aumentata del 29% E più in generale le ondate di siccità, pur rappresentando il 15% dei disastri naturali, ma ha causato il maggior numero di vittime umane, circa 650 mila morti dal 1970 al 2019. Inoltre dal 1998 al 2017, la siccità ha causato perdite economiche globali per circa 124 miliardi di dollari.
In Italia, stando a un recente studio della Fondazione Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, interessata da periodi di siccità più o meno intensi, le perdite economiche dal 2001 al 2016 sono stimate tra mezzo miliardo e 1,75 miliardi di euro.