Così il quadro economico internazionale
Lo scenario resta caratterizzato dall’accelerazione dell’inflazione, dal peggioramento delle aspettative e dal perdurare dell’elevata incertezza associata alle tensioni geopolitiche
di Redazione
Il quadro internazionale – spiega l’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana – resta caratterizzato dall’accelerazione dell’inflazione, da un progressivo peggioramento delle aspettative e dal perdurare dell’elevata incertezza associata alle tensioni geopolitiche. Le quotazioni dei beni energetici hanno segnato un primo disallineamento con una discesa dei listini del Brent (99 dollari al barile ad agosto da 109 di luglio), condizionata dai crescenti rischi di riduzione dell’attività economica, mentre i prezzi del gas naturale hanno continuato a crescere spinti dai tagli di forniture da parte della Russia (70$/mmbtu ad agosto da 51$/mmbtu a luglio). Il commercio mondiale di beni in volume, che a giugno ha segnato un marginale calo in termini congiunturali (-0,1%), nella media del secondo trimestre è aumentato dello 0,8%, in accelerazione rispetto ai precedenti tre mesi (+0,6%). Le prospettive per la domanda mondiale continuano, tuttavia, a peggiorare, come indicato dal PMI globale sui nuovi ordinativi all’export che, ad agosto, si è collocato, per il sesto mese consecutivo, sotto la soglia di espansione.
Cina
In Cina, prosegue l’Istat, gli scambi commerciali hanno decelerato: ad agosto: l’export è cresciuto del 7,1% in termini tendenziali (+18% a luglio) e l’import dello 0,3% (+2,3%). Nello stesso mese, le prospettive per il settore manifatturiero si sono deteriorate: il PMI è diminuito per la prima volta in tre mesi, scendendo sotto la soglia di espansione. Il corrispondente indice dei servizi, pur registrando una moderata flessione, è invece ancora su livelli compatibili con un’ulteriore espansione.
Stati Uniti
Negli Stati Uniti, la riduzione dell’attività economica, che ha caratterizzato il primo semestre, si è accompagnata a una elevata inflazione, è proseguito l’aumento dell’occupazione e il tasso di disoccupazione, seppure in lieve rialzo, è rimasto inferiore al 4%. Ad agosto, la fiducia dei consumatori americani rilevata dal Conference Board ha segnato il terzo rialzo consecutivo sostenuta dai significativi miglioramenti delle condizioni correnti e delle aspettative. Le prospettive per i consumi restano positive.
Eurozona
Nell’area dell’euro, aggiunge infine l’Istat, nel secondo trimestre, il Pil è cresciuto in termini congiunturali dello 0,8% trainato dai consumi delle famiglie (+1,3%) e, in misura più contenuta, dagli investimenti (+0,9%). L’occupazione ha registrato un aumento inferiore a quello del Pil (+0,4%) mentre il tasso di disoccupazione a luglio è sceso di un decimo (6,6%), raggiungendo il minimo dall’inizio delle rilevazioni nel 1998. Nello stesso mese, le vendite al dettaglio in volume sono cresciute marginalmente (+0,3%) e ad agosto l’inflazione ha mostrato un’ulteriore accelerazione (9,1%, da 8,9% a luglio). I beni energetici e quelli alimentari rimangono i principali driver del processo inflattivo (rispettivamente +38,3% e +10,6%), ma l’aumento dei prezzi si sta progressivamente diffondendo tra le diverse categorie di beni. L’indice core, misurato al netto di energia e alimentari freschi, ha mostrato un’ulteriore accelerazione (+5,5% tendenziale, da +5% a luglio) spinto dall’aumento dei prezzi dei servizi (+3,8%) e dei beni industriali non energetici (+5%). A settembre, la Bce, come atteso, ha approvato un nuovo rialzo dei tassi di policy di 75 punti base per contenere la persistente revisione al rialzo delle aspettative dell’inflazione. Il tasso di cambio dell’euro rispetto al dollaro, lo scorso mese, ha continuato a oscillare su valori vicini alla parità. Le prospettive per l’area appaiono in progressivo peggioramento. Ad agosto, l’indice composito di fiducia economica ESI, elaborato dalla Commissione Europea, è ulteriormente diminuito, portandosi al di sotto della media di lungo periodo, condizionato dai risultati negativi nell’industria e nei servizi.