L’inflazione accelera per tutti i gruppi di famiglie
Tuttavia continua a registrare valori più elevati per le famiglie con minore capacità di spesa. I beni incidono in misura maggiore su quelle meno abbienti, i servizi su quelle più agiate
di Redazione
I beni incidono in misura maggiore sulle spese delle famiglie meno abbienti, viceversa i servizi pesano di più sul bilancio di quelle agiate. Tanto basta per comprendere perché l’inflazione è in accelerazione per tutti i gruppi di famiglie. Tuttavia, specifica l’Istat in un suo approfondimento sul tema – La misura dell’inflazione per classi di spesa delle famiglie –, continua a registrare valori più elevati per le famiglie del primo gruppo (cioè quelle con minore capacità di spesa) rispetto a quelle del quinto (al contrario, quelle con la capacità di spesa più elevata). In particolare, per le famiglie del primo gruppo, osserva allora l’Istat, l’inflazione accelera dal +9,8% del secondo trimestre al +11,6% del terzo trimestre, mentre per quelle del quinto gruppo passa dal +6,1% del trimestre precedente fino al +7,6%. In questo modo il differenziale inflazionistico tra la prima e la quinta classe si amplia ulteriormente portandosi a quattro punti percentuali.
Con riferimento al comparto dei beni, prosegue l’Istat, nel terzo trimestre 2022 la forte crescita tendenziale dei prezzi riguarda entrambi i gruppi di famiglie risultando però molto più marcata per quelle meno abbienti, per le quali accelera da +13,8% del secondo trimestre a +16,4% (+17,5% nel mese di settembre), mentre per le famiglie con livelli di spesa più elevati si porta da +8,2% nel secondo trimestre a +9,9% nel terzo (+10,4% a settembre).
Il settore dei servizi, nel terzo trimestre del 2022, registra un’accelerazione dei prezzi sia per le famiglie meno abbienti (da +2,1% nel secondo trimestre a +2,7%) sia per quelle più agiate (da +3,4% a +4,5%). Questa dinamica è in larga parte il risultato dell’andamento dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti e del diverso peso che ha la spesa per questi aggregati nei bilanci delle famiglie dei due gruppi. In particolare, la crescita dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona – le cui spese incidono sul bilancio delle famiglie meno abbienti in misura molto più contenuta (5,7%) rispetto a quelle delle famiglie più agiate (16,2%) – nel terzo trimestre 2022 accelera per entrambi i gruppi di famiglie, portandosi a +4,8% (da +4,1% del secondo) per le famiglie meno abbienti e a +5,8% (da +4,4%) per quelle più agiate. Anche i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, che gravano per il 4,7% sul bilancio del primo gruppo di famiglie e per il 7,6% sul quinto gruppo, registrano un’accelerazione della crescita per entrambi i gruppi di famiglie (rispettivamente da +5,3% a +6,7% per il primo e da +6,5% a +9,1% per il quinto).
Con riferimento ancora al terzo trimestre 2022, aggiunge l’Istat, il contributo dei prezzi dei beni alla variazione dell’indice generale dei prezzi al consumo, sebbene con ampiezza diversa, risulta molto elevato e positivo per entrambi i gruppi di famiglie considerati. In particolare è pari a 10,728 punti percentuali (cui l’Energia contribuisce per 7,041 punti percentuali) per quelle con minore capacità di spesa e a 5,646 punti percentuali (cui l’Energia contribuisce per 2,634 punti percentuali) per quelle con maggiori capacità di spesa. Anche il contributo dei prezzi dei servizi è positivo per entrambi i gruppi di famiglie, anche se con valori molto più contenuti rispetto a quello dei beni, e ammonta a 0,949 punti percentuali per le famiglie meno abbienti e a 1,989 punti percentuali per quelle più agiate.