Ispra: «A rischio il completamento della Carta Geologica dell’Italia»
Il completamento della Carg, la Carta Geologica dell’Italia, è a rischio. Lo denuncia l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, nel corso dell’incontro “La memoria del territorio a garanzia del futuro: il progetto Carg”, svoltosi questa mattina a Roma. Mancano nuovi fondi, spiega l’Ispra, sottolineando che la Carg è fondamentale per conoscere il suolo e il sottosuolo italiano e mettere così in sicurezza i territori attraverso una corretta pianificazione urbanistica. Inoltre, ogni foglio del Carg, che viene realizzato dall’Ispra con la collaborazione delle Regioni, delle Province autonome, delle Università e del Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, «contiene la possibilità di ricavare informazioni oggi più che mai preziose dall’individuazione delle risorse idriche ed energetiche a quelle minerarie, dalla descrizione delle aree più idonee allo stoccaggio delle scorie radioattive o alla progettazione di infrastrutture sicure. Questa conoscenza è al momento solo parziale: per completare il lavoro mancano ancora 300 fogli geologici e quasi tutti i fogli geotematici». Inoltre la Carg, «è indispensabile al raggiungimento degli obiettivi finalizzati ad uno sviluppo sostenibile, temi al centro dell’agenda della COP27, in atto in questi giorni a Sharm El-Sheikh. Quella a rischio, quindi, non è una semplice carta colorata, ma un’importante infrastruttura di ricerca strategica per la Nazione, che oggi rappresenta lo strumento più completo per leggere il passato e il presente del nostro territorio».