Sostegno all’Ucraina e sicurezza energetica tra i temi più sentiti dai cittadini europei
Secondo l’ultimo sostegno Eurobarometro i cittadini dell’UE continuano a dimostrare la loro solidarietà con gli ucraini. L’aumento dei prezzi tra i problemi ritenuti più importanti
di Redazione
Sostegno all’Ucraina e sicurezza energetica restano tra i temi più sentiti dai cittadini europei. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio Eurobarometro, pubblicato a quasi un anno dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina (il cui anniversario sarà, appunto, domani 24 febbraio 2023). I cittadini dell’UE – si legge sul sito della Rappresentanza in Italia della Commissione europea – continuano a dimostrare la loro ferma solidarietà con l’Ucraina. Il 91% degli intervistati. infatti, si è dichiarato d’accordo con la fornitura di sostegno umanitario e l’88 %si è detto a favore dell’accoglienza nell’UE delle persone in fuga dalla guerra.
L’erogazione di aiuti finanziari all’Ucraina, emerge ancora dall’Eurobarometro, è approvata dal 77% degli intervistati, mentre l’imposizione di sanzioni economiche al governo, a imprese e a singoli cittadini russi, vede d’accordo il 74 % degli intervistati. I cittadini europei continuano inoltre a essere largamente favorevoli al divieto di trasmissione dei media statali russi (67%) e al finanziamento da parte dell’UE dell’acquisto e della fornitura di attrezzature militari destinate all’Ucraina (65%). In generale il 56% degli intervistati a livello europeo esprime soddisfazione per la risposta dell’UE all’invasione russa dell’Ucraina. Inoltre il 77% si dichiara a favore di una politica di difesa e sicurezza comune tra gli Stati membri dell’UE (stessa percentuale dell’estate scorsa), mentre il 16% è contrario. L’80% ritiene anche che l’acquisto di attrezzature militari da parte degli Stati membri dovrebbe essere coordinato meglio e il 69% che l’UE debba rafforzare la sua capacità di produrre attrezzature militari.
La transizione energetica è l’altra grande questione sul tavolo. E al riguardo la maggioranza dei cittadini dell’UE (84%) concorda sul fatto che i Ventisette dovrebbero ridurre quanto prima la dipendenza dalle fonti energetiche russe. Di qui anche l’idea, nell’86% dei casi, verso la transizione verde, investendo massicciamente nelle energie rinnovabili. L’85% degli europei è poi convinto che l’aumento dell’efficienza energetica degli edifici, dei trasporti e delle merci ci renderà meno dipendenti dai produttori di energia situati al di fuori dell’UE. L’82% concorda sul fatto che gli Stati membri dovrebbero acquistare congiuntamente energia da altri paesi per ottenere un prezzo migliore. C’è poi un 81% che afferma di aver adottato misure per ridurre il proprio consumo di energia.
ECONOMIA
I cittadini dell’UE, spiega ancora l’ultimo sondaggio Eurobarometro, ritengono che l’aumento dei prezzi/dell’inflazione/del costo della vita sia uno dei due problemi più importanti che l’Unione si trova ad affrontare al momento (32%, -2 punti percentuali), seguito dalla situazione internazionale (28%, su valori stabili) e dall’approvvigionamento energetico (26%, -2 punti percentuali). La percezione della situazione dell’economia europea è rimasta invariata dall’estate scorsa: il 40% la considera «buona», il 51% «negativa». Il sostegno all’euro rimane a un livello molto elevato nell’UE nel suo complesso (71%, il secondo livello più alto mai registrato, viene sottolineato) e soprattutto nella zona euro (79%). Più della metà degli intervistati (54%) ritiene che il piano di ripresa NextGenerationEU possa dare una risposta efficace alle attuali sfide economiche. Il 63% sostiene che per stimolare gli investimenti del settore privato dovrebbero essere utilizzati fondi pubblici a livello di UE.
UNIONE EUROPEA
Infine, l’Eurobarometro sottolinea che il 47% degli europei tende a fidarsi dell’UE e il 32% dei governi nazionali. Il 45% degli europei ha un’immagine positiva dell’UE, il 36% un’immagine neutra e il 18% un’immagine negativa. Il 62% afferma di essere ottimista sul futuro dell’UE (in calo di tre punti percentuali rispetto all’estate scorsa, soglia comunque analoga a quella registrata nel febbraio del 2022 prima dell’offensiva russa in Ucraina).