Eurostat: «Nell’Unione europea si riduce ancora l’aspettativa di vita»
Nell’Unione europea l’aspettativa di vita è diminuita per il secondo anno consecutivo dallo scoppio della pandemia, facendo un balzo all’indietro ai livelli di 10 anni. Lo rende noto l’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, riferendo che nel 2021 l’attesa di vita alla nascita è stata di 80,1 anni, in calo dagli 80,4 anni del 2020 e dagli 81,3 del 2019. Siamo tornati ai livelli del 2012, quando era di 80,2 anni. Va meglio in Italia. Secondo l’Eurostat, l’aspettativa di vita nel nostro Paese è in risalita, a 82,7 anni nel 2021, dagli 82,3 anni attesi nel 2020 (era 83,6 prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria, nel 2019) con le province autonome di Trento e Bolzano che registrano le performance migliori (rispettivamente 84,2 e 83,8 anni). Diverse sono però le regioni italiane – perlopiù settentrionali, alle quali si aggiungono Sardegna, Toscana, Umbria e Marche –, dove l’aspettativa di vita supera gli 83 anni. Pochi Paesi europei hanno un’attesa di vita superiore a quella italiana e si tratta di Spagna (83,3 anni), Svezia (83,1) e Lussemburgo (82,7). All’opposto troviamo invece Bulgaria (71,4 anni), Romania (72,8 anni) e Lettonia (73,1 anni).