Dall’ora legale vantaggi economici e ambientali
Minori consumi di energia elettrica si traducono in bollette meno care ed in minori emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera
di Redazione
Nei sette mesi in cui sarà in vigore, l’ora legale consentirà all’Italia un risparmio di 220 milioni di euro circa, grazie ad un minor consumo di energia elettrica di circa 410 milioni di kWh. Lo stima Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, sottolineando che a beneficiarne sarà anche l’ambiente: minori consumi di elettricità si traducono infatti anche in minori emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera (-200 mila tonnellate).
Per calcolare il beneficio economico, Terna ha considerato l’attuale costo del kWh, pari a 53 centesimi di euro circa al lordo delle imposte, per il cliente domestico tipo in tutela.
Nel periodo compreso tra il 2004 e il 2022, secondo i calcoli di Terna, l’Italia ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità. I circa 410 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 150 mila famiglie.
Un altro studio ha provato invece a quantificare il risparmio garantito dall’ora legale, estendendola a tutto l’anno. Secondo le stime di Sima, la Società italiana di medicina ambientale, promotrice insieme a Consumerismo e No Profit di una petizione online per mantenere l’ora legale tutto l’anno, soltanto nel 2023 l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro Paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh.
Risparmio che aumenterebbe nell’eventualità di un aumento delle tariffe elettriche nel corso dell’anno.
A tutto ciò si aggiungerebbe «un massiccio taglio» alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria.
L’ora legale scatterà domenica 26 marzo, quando alle due di notte le lancette dell’orologio andranno spostate all’indietro di un’ora, fino al 29 ottobre, con il ritorno dell’ora solare.