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Le specie animali a rischio estinzione sono sempre di più

Minacciate dai cambiamenti climatici, potrebbero scomparire a migliaia entro la fine del secolo

di Redazione

Sono circa 500 mila le specie animali che potrebbero estinguersi entro la fine del secolo. Un
numero, rivisto al rialzo dall’IPBES, la Piattaforma intergovernativa di politica scientifica sulla
biodiversità e i servizi ecosistemici, che nel suo ultimo rapporto, Assessment Report on the
Different Value and Valuation of Nature
, rivela un’accelerazione di un processo che coinvolge
migliaia di specie animali e vegetali, la cui sopravvivenza è messa a rischio dalle attività dell’uomo:
sovra-sfruttamento, inquinamento, cambiamenti climatici, diffusione di specie aliene invasive.

Foto di Mike Erskine su Unsplash

Gli autori dello studio hanno coniato un termine per indicare le specie maggiormente a rischio,
dead species walking, che testimonia un forte pessimismo sul loro futuro.

Quello dell’IPBES è il più recente di una miriade di studi, la stragrande maggioranza dei quali
delinea scenari tutt’altro che rosei e invita a considerare la perdita di biodiversità come una delle
principali minacce. Il Global Risk Report 2023 del World Economic Forum la indica, insieme al
collasso dell’ecosistema, come «uno dei rischi globali in più rapido deterioramento».

Secondo una ricerca della Flinders University in Australia, pubblicata nei mesi scorsi su Science
Advances
, il Pianeta potrebbe perdere oltre un decimo delle sue specie animali e vegetali entro la
fine del secolo. Tutto a causa della crisi climatica.

Per i ricercatori, il 6% delle piante e degli animali scomparirà entro il 2050 a causa delle emissioni
di Co2, raggiungendo il 13% entro la fine del secolo. Nello scenario peggiore del riscaldamento
globale si stima invece che il 27% delle piante e degli animali potrebbe scomparire entro il 2100.

Si tratta di una ricerca inedita perché considera anche l’effetto secondario sulla biodiversità,
stimando l’effetto delle specie che si estinguono nelle reti trofiche locali, oltre all’impatto diretto.
Ogni specie dipende in qualche misura dalle altre, del resto: si consideri, ad esempio, il caso di una
specie predatrice che, complice i cambiamenti climatici, viene privata della sua preda.

 

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