L’Eurozona è entrata in recessione tecnica
L’Eurostat ha rivisto al ribasso la crescita del primo trimestre 2023, portandola al -0,1%: la seconda contrazione trimestrale consecutiva
di Redazione
Nel primo trimestre del 2023 l’Eurozona è entrata in recessione tecnica, riportando quindi la seconda contrazione trimestrale consecutiva. A confermarlo sono le ultime rilevazioni dell’Eurostat sull’andamento del Prodotto Interno Lordo, che nel periodo interessato dall’indagine ha riportato un calo dello 0,1%, stessa entità della diminuzione registrata alla fine del quarto trimestre del 2022.
Osservando le ultime rilevazioni di S&P global sul settore privato dell’area euro, si può notare come a tirare il freno dell’economia sia il settore manifatturiero, con l’indice PMI relativo ai volumi produttivi che sceso al valore più basso da novembre 2022. «I produttori di beni – si legge nell’analisi – sono stati messi sotto pressione dal rapido deterioramento del flusso di ordini, come mostrato dagli ultimi dati, in contrasto con l’ulteriore incremento della domanda di servizi nell’eurozona. Di conseguenza, dopo la più forte espansione in quasi un anno registrata ad inizio del secondo trimestre, il flusso totale di nuovi ordini di maggio ha indicato quasi una stagnazione».
Commentando i dati il capo economista dell’Hamburg Commercial Bank. Cyrus de la Rubia, aveva infatti avvertito che «il declino del manifatturiero purtroppo pone un freno alla crescita economica e, nei prossimi mesi, potrebbe generare un altro rallentamento del terziario». Nonostante l’entrata in recessione, le borse europee hanno tenuto botta, rimanendo grosso modo in territorio positivo. A metà seduta la migliore è stata Piazza Affari, saldamente al di sopra del punto percentuale.
Alla luce del risultato economico dell’Eurozona, cresce, quindi, l’attesa per le prossime decisioni di politica monetaria, con gli economisti che si aspettano comunque un nuovo rialzo dei tassi d’interessa da parte della BCE.