Eurozona, la Bce ha alzato nuovamente i tassi di interesse
Pur ammettendo un rallentamento, l’Eurotower osserva che l’inflazione rimane su livelli troppo alti, anche se prevede una graduale discesa nel prossimo biennio
di Redazione
La Bce, la Banca centrale europea, ha alzato i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4%, quello sui depositi al 3,50%, e quello sui prestiti marginali al 4,25%. Si tratta di decisioni in linea con le attese degli analisti. Nel comunicare il nuovo aumento, l’Eurotower, pur ammettendo un rallentamento, ha osservato che l’inflazione rimane su livelli troppo alti e che la situazione economica resta incerta, a causa di diversi fattori, inclusa la guerra in Ucraina, scatenata dall’invasione russa.
«Abbiamo finito? No, non siamo ancora a destinazione», ha spiegato la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo in conferenza stampa.
Secondo le previsioni della Bce, l’inflazione dovrebbe attestarsi in media al 5,4% nel 2023, al 3% l’anno successivo e al 2,2% nel 2025, vicino al target della Banca centrale europea.
Decisioni di politica monetaria sono state prese anche dalla Federal Reserve, appena una manciata di ore prima rispetto alla riunione del Consiglio direttivo della Bce. A differenza dei colleghi europei, però, la Fed ha preferito lasciare invariati i tassi di interesse in una forchetta che oscilla tra il 5% e il 5,25%. Si tratta della prima pausa, dopo 15 mesi e dieci rialzi consecutivi.
La Fed ha però assicurato di essere pronta a rivedere la sua «politica monetaria come appropriato se dovessero emergere i rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi»: la stabilità dei prezzi e della massima occupazione.
Un paio di giorni fa, sono stati diffusi i dati relativi all’inflazione a maggio, che ne hanno confermato un rallentamento, al 4% – un dato migliore rispetto alle attese degli analisti che prevedevano un 4,1% –, dal 4,9% di aprile, ai minimi dal marzo del 2021. Su base mensile i prezzi al consumo sono saliti dello 0,1%, questa volta in linea con le attese. Anche il target della Federal Reserve è fissato al 2%.