Fiducia consumatori: scende in Germania, stabile in Francia
Alcuni fattori, come il persistere dell’alta inflazione, riducono le probabilità di un miglioramento. A risentirne saranno i consumi e di conseguenza la crescita economica
di Redazione
Alla vigilia della pubblicazione dei dati dell’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, che fotograferanno la fiducia dei consumatori italiani, in una fase delicata caratterizzata da un’alta inflazione, sono stati resi noti quelli relativi ai consumatori di due delle economie con maggior peso nell’Eurozona.
Peggiora la fiducia dei consumatori tedeschi per settembre. L’indice GFK si è attestato a -25,5 punti, in calo rispetto ad agosto (-24,6) e al di sotto delle attese degli analisti. Che prevedevano -24,3 punti. Male anche le aspettative sulla situazione economica, con l’indice a quota -6,2 punti.
Secondo il GFK Institute, le probabilità che la fiducia dei consumatori possa riprendersi prima del termine del 2023 stanno diminuendo sensibilmente. Decisivi in questo senso alcuni fattori, come il persistere di tassi di inflazione elevati. Ciò avrà ripercussioni inevitabili sulla performance dell’economia tedesca, che non potrà contare sul contributo dei consumi privati. Le previsioni diffuse nelle scorse settimane dall’IFO sono state inequivocabili: nel 2024 il Prodotto interno lordo tedesco diminuirà dello 0,4%, anche a causa dei consumi privati che caleranno dell’1,7%.
Leggermente meglio, la situazione in Francia: ad agosto, secondo l’Insee, l’Ufficio statistico nazionale francese, resta stabile invece la fiducia dei consumatori francesi. L’indice si è attestato a 85 punti, in pratica sullo stesso livello di luglio. Il dato è in linea con le previsioni degli analisti. L’indice relativo alla situazione finanziaria personale degli ultimi 12 mesi è risalito a -31 punti (da -33), mentre quello relativo alle condizioni future dei prossimi 12 mesi è peggiorato a -16 punti da -13.