Terremoto in Toscana, Ingv: «Zona interessata da alta pericolosità sismica»
La zona interessata dal terremoto a Marradi, in provincia di Firenze (si veda il Primo Piano), «è caratterizzata da alta pericolosità sismica». Lo sottolinea l’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sottolineando che in passato ci sono stati due forti terremoti, a ridosso dell’area della sequenza sismica registrata nelle ultime ore: l’evento del 13 giugno del 1542 di magnitudo stimata (Mw) 6.0 e l’evento sismico del 29 giugno del 1919 di magnitudo (Mw) 6.4. In entrambi i casi, l’epicentro è stato nella zona del Mugello, a circa 25 chilometri a nord di Firenze. Quest’ultimo è stato uno dei terremoti più importanti avvenuti in Italia nel Ventesimo secolo e uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell’Appennino settentrionale, aggiunge l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Dalla mappa della sismicità storica, l’epicentro odierno, sempre secondo quanto riporta l’INGV, risulta essere relativamente vicino anche ai terremoti dell’Appennino Tosco-Romagnolo e in particolare al terremoto del 22 marzo del 1661 Mw 6.05 e del 29 ottobre del 1725 Mw 5.67.