«Da gennaio oltre 30mila chiamate al 1522»
Nei primi tre trimestri del 2023, «il numero delle chiamate per telefono e chat» al 1522, il numero, gratuito, attivo 24 h su 24, che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking, «rimane sostanzialmente stabile». Lo rende noto l’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, riferendo che le chiamate complessive sono state 30.581 (sono state 22.553 nel 2022 e 24.699 nel 2021). «Sebbene nel corso del III trimestre aumentino le richieste di aiuto degli utenti e delle vittime rispetto al trimestre precedente (rispettivamente + 6,5%, +3,7%), l’incremento maggiore di chiamate proviene da utenti che si rivolgono al 1522 per avere informazioni sulla tipologia del servizio erogato (+24,8%)», rileva l’ISTAT. Passando in rassegna i dati, emerge che la violenza fisica motiva «il ricorso alla chiamata di aiuto» in circa la metà dei casi (47,6%). A seguire la violenza psicologica, con il 36,9%. Inoltre, prosegue l’ISTAT, «la maggior parte delle vittime riporta un lungo vissuto di violenze subite: il 64,5% di esse infatti dichiara di aver subito per anni, e il 25,5% per mesi la violenza, mentre il dato relativo alle richieste di aiuto di vittime che hanno subito soltanto uno o pochi episodi di violenza si attesta al 10%». Il 24,8% delle vittime, che hanno chiamato il 1522, hanno confessato di aver «paura di morire e timore per la propria incolumità e dei propri cari». I 2/3 di esse invece «provano ansia« e il 24,3% «si sente in grave stato di soggezione». Una su dieci «si sente invece molestata, ma non in pericolo».