«Le morti a causa del caldo potrebbero quintuplicarsi»
I decessi, causati dal caldo, potrebbero quintuplicarsi a causa del riscaldamento globale, se non verranno introdotti provvedimenti immediati per limitare l’incremento della temperatura sotto 1,5 gradi. Lo sostiene “2023 Lancet countdown on health and climate change”, il rapporto annuale della rivista scientifica “The Lancet” sulla salute e i cambiamenti climatici, sottolineando che «il mondo si trova ad affrontare danni irreversibili», con un impatto negativo anche sulla salute delle persone: nel corso del 2022, le persone sono state esposte in media a 86 giorni di temperature elevate pericolose per la salute. «Il mondo sta andando nella direzione sbagliata con continui investimenti e sussidi al settore dei combustibili fossili e una scarsa priorità alla giusta transizione energetica», si legge nel rapporto, realizzato dall’University College di Londra, che rappresenta il lavoro di 114 esperti provenienti da 52 istituti di ricerca e agenzie Onu, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, incluso l’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità, e l’OMM, l’Organizzazione meteorologica mondiale. Il rapporto osserva che «la mancanza di azione nel contrastare il cambiamento climatico sta portando a perdite di vite umane e peggiori condizioni di vita»: le morti legate al caldo tra gli anziani sono cresciute dell’85% negli ultimi dieci anni. Infine, «le perdite economiche legate a eventi meteorologici estremi sono in aumento e colpiscono maggiormente i Paesi a basso e medio indice di sviluppo umano (Hdi), aggravando le disuguaglianze globali», conclude il report.