Il prezzo della benzina è ai minimi dall’inizio del 2023
Lontano dal picco raggiunto a luglio, l’attuale prezzo medio nazionale della benzina è comunque superiore ai livelli raggiunti nel novembre dello scorso anno
di Redazione
Il prezzo medio nazionale della benzina alla pompa ha raggiunto il minimo storico dall’inizio del 2023, fermandosi a 1,81 euro al litro. Lo rende noto il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Si tratta di un calo di oltre 10 centesimi di euro rispetto alla settimana scorsa e di oltre 30 centesimi rispetto al picco toccato a luglio, quando il prezzo medio nazionale aveva raggiunto i 2,20 euro al litro.
Il calo dei prezzi è probabilmente riconducibile a diversi fattori, inclusa una riduzione delle quotazioni del petrolio internazionale e al calo della domanda di carburanti, in coincidenza con la conclusione della stagione estiva.
Da sottolineare, però, che i prezzi dei carburanti sono su livelli ancora molto elevati rispetto a quelli di un anno fa: a novembre 2022, il prezzo medio nazionale della benzina si fermava a 1,54 euro al litro.
Nel 2023, l’andamento dei prezzi dei carburanti in Italia è stato segnato da una notevole volatilità: dopo un inizio di anno, caratterizzato da una sostanziale stabilità, i prezzi hanno iniziato a salire a partire da marzo.
La tendenza al rialzo si è intensificata nel corso dell’estate, raggiungendo il suo picco a luglio, quando il prezzo medio della benzina alla pompa ha superato i 2,20 euro al litro. Ad agosto, un’inversione di tendenza: i prezzi hanno iniziato una discesa, pur continuando a restare su un livello più alto rispetto al 2022.
È difficile fare previsioni sull’andamento dei prezzi dei carburanti nel futuro. La situazione è ancora molto incerta, e dipenderà da una serie di fattori, tra cui l’evoluzione della guerra in Ucraina, la ripresa dell’economia globale e le politiche energetiche dei Paesi. Tuttavia, è probabile che i prezzi restino elevati anche nel 2024, con un impatto negativo sull’economia italiana e sulle tasche dei consumatori.