«Quattro italiane tra le migliori 100 scienziate al mondo»
Quattro italiane sono state incluse nella classifica delle prime 100 scienziate al mondo realizzata da Research.com, una piattaforma accademica, sulla base del numero di pubblicazioni e citazioni ricevute. Si tratta di Silvia Franceschi, esperta di epidemiologia oncologica e direttrice scientifica del Cro di Aviano, Speranza Falciano, fisica e dirigente di ricerca Infn, Eva Negri, docente all’Università di Bologna e Silvia Priori, docente di cardiologia all’Università di Pavia. Franceschi si è piazzata al 20esimo posto. A seguire Falciano, 62esima, Negri, 70esima, e Priori, 85esima in una classifica che vede in prima posizione la statunitense JoAnn E. Manson della Harvard Medical School, famosa per le sue ricerche pionieristiche nei campi dell’epidemiologia e della salute delle donne. Spulciando la classifica, emerge che gli Stati Uniti vantano 623 studiose tra le migliori mille, il Regno Unito si “ferma” a 96 e la Germania a 37. Tra le istituzioni, l’Università di Harvard è la prima con 40 scienziate. Ci sono poi il National Institutes of Health (33) e l’Università di Stanford (27). Nel dettaglio, infine, il 46,8% delle scienziate incluse nella classifica si occupa di medicina, il 10,8% di fisica, il 4,4% di immunologia, biologia e biochimica. Nel diffondere la classifica, Research.com ha sottolineato anche le (tante) difficoltà incontrate dalle donne, in ambito accademico-scientifico, osservando, ad esempio, che le ricercatrici hanno una probabilità di ottenere un’attribuzione pari al 15% rispetto al 21% degli uomini. Per quanto riguarda i finanziamenti, le donne ricevono mediamente 342.000 dollari circa, molti meno rispetto ai 659.000 dollari degli uomini.