Lavoro: crescono gli occupati a novembre, tasso di disoccupazione scende al 7,5%
In aumento anche gli inattivi. L’occupazione – spiega l’Istat – sale tra le donne, i dipendenti e gli over 34, mentre cala tra gli autonomi e i 15-34enni
di Redazione
Occupati (e inattivi) in aumento, disoccupati in diminuzione (con il tasso di disoccupazione in discesa al 7,5%). Sono i dati dell’Istat sul mercato del lavoro relativi a novembre 2023: le tendenze rispecchiano in questo caso l’andamento congiunturale. L’occupazione, spiega allora l’Istat, aumenta (+0,1%, pari a +30 mila unità) tra le donne (quella maschile rimane sostanzialmente stabile), i dipendenti e gli over 34, mentre cala tra gli autonomi e i 15-34enni. Il tasso di occupazione resta invariato al 61,8%.
Il numero di persone in cerca di lavoro, invece, diminuisce (-3,3%, pari a -66 mila unità) per uomini e donne e per tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 25-34enni tra i quali invece si osserva un aumento. Il tasso di disoccupazione totale, registra l’Istat, scende al 7,5% (-0,2 punti), quello giovanile al 21% (-2,5 punti). La crescita del numero di inattivi (+0,4%, pari a +48 mila unità, tra i 15 e i 64 anni) coinvolge uomini, donne e solamente gli individui di età inferiore ai 35 anni; tra i 35-49enni e gli ultracinquantenni gli inattivi sono in calo. Il tasso di inattività sale così al 33,1% (+0,1 punti). Confrontando il trimestre settembre-novembre 2023 con quello precedente (giugno-agosto), prosegue l’Istituto nazionale di statistica, si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 130 mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,7%, pari a +14 mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,1%, pari a -137 mila unità).
Nel periodo di riferimento, dunque novembre 2023, il numero di occupati supera quello di un anno prima del 2,2% (+520 mila unità). L’aumento, sottolinea l’Istat, coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,3 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,3 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto a novembre 2022, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,6%, pari a -71 mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,6%, pari a -459 mila).
«A novembre 2023 – è il commento dell’Istat che accompagna la nota –, prosegue la crescita dell’occupazione che, rispetto al mese precedente, coinvolge solamente i lavoratori dipendenti, saliti a più di 18 milioni 700 mila; con un aumento di 15 mila unità, tornano a crescere anche i dipendenti a termine. Il numero degli occupati, pari a 23 milioni 743 mila, è in complesso superiore a quello di novembre 2022 di 520 mila unità. Esse corrispondono a un incremento di 551 mila dipendenti permanenti e 26 mila autonomi, mentre il numero dei dipendenti a termine risulta inferiore di 57 mila unità. Su base mensile, il tasso di occupazione è invariato al 61,8%, quello di disoccupazione scende al 7,5%, mentre il tasso di inattività cresce al 33,1%».