«Tra le grandi imprese, quattro su dieci usano l’Intelligenza artificiale»
Quattro organizzazioni su dieci, con oltre mille dipendenti, usano l’Intelligenza artificiale. Lo rivela “Global AI Adoption Index 2023, una ricerca promossa da IBM, tra le maggiori aziende informatiche a livello globale, riferendo che in Italia la quota scende, dal 42% della media globale al 27%. L’analisi rivela che, quando si registrano contesti lavorativi caratterizzati dalla carenza di competenza o manodopera, le imprese fanno ricorso all’Intelligenza artificiale per ridurre le attività manuali o ripetitive con strumenti di automazione (55%) e anche per rispondere ai loro clienti (47%). Ci sono però delle perplessità: in Italia, il 42% dei professionisti IT sostiene che la preoccupazione maggiore è relativa alla sicurezza dei dati. A seguire la mancanza o scarsità di competenze in ambito IA (33%), eccessiva complessità dei dati (25%), preoccupazioni etiche (23%), progetti troppo difficili da integrare e scalare (22%), prezzo elevato (21%), mancanza di strumenti per lo sviluppo di modelli personalizzati (21%). L’Intelligenza artificiale ha richiesto, richiede e richiederà enormi investimenti. Che procedono però a velocità diverse, a seconda dei Paesi: Cina (85%), India (74%) e Emirati Arabi Uniti (72%) sono quelli che hanno dimostrato una maggiore propensione ad accelerare nell’adozione dell’intelligenza artificiale mentre nel Regno Unito (40%), in Australia (38%) e in Canada (35%) si registrano percentuali più basse.