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Nel 2023 il Pil italiano cresce dello 0,7%, nell’Eurozona +0,5%

In entrambi i casi si tratta di stime preliminari. Nel quarto trimestre 2023 la crescita dell’Italia è stata dello 0,2% sul periodo precedente e dello 0,5% sull’anno

di Redazione

Nel 2023 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7% rispetto al 2022 (nel 2023 vi sono state due giornate lavorative in meno del 2022). A dirlo è l’Istat nella stima preliminare del Pil, che però sottolinea che i risultati dei conti nazionali annuali per il 2023 saranno diffusi il prossimo 1 marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo. La variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,1%.

Foto di Lorenzo Cafaro da Pixabay

Nel quarto trimestre del 2023, l’Istat stima che il Prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% in termini tendenziali. Il quarto trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022.

La variazione congiunturale, spiega l’Istat, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia nell’industria sia nei servizi. Dal lato della domanda, si stima un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta.

«Nel quarto trimestre 2023 – è il commento dell’Istat che accompagna la nota – l’economia italiana è cresciuta dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto al quarto trimestre 2022. Questo risultato, di cui si sottolinea la natura provvisoria, fa seguito al lieve aumento registrato nel terzo trimestre (+0,1%), e determina una crescita dello 0,7% nel 2023 in termini di valori reali corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati. La stima preliminare del quarto trimestre 2023 riflette una flessione del comparto primario ed un aumento sia del settore industriale sia dei servizi. Dal lato della domanda, la componente nazionale misurata al lordo delle scorte è in diminuzione, mentre si stima un aumento della componente estera netta. A fine 2023, la variazione acquisita per il 2024 è leggermente positiva, pari al +0,1%».

Per quanto riguarda i dati europei, secondo l’Eurostat nel quarto trimestre del 2023, il Pil destagionalizzato è rimasto stabile sia nell’area dell’euro che nell’UE rispetto al trimestre precedente. Anche in questo caso si tratta di una stima preliminare. Nel terzo trimestre del 2023, il Pil era diminuito dello 0,1% in entrambe le aree di riferimento. La prima stima della crescita annuale per il 2023, che l’Eurostat spiega basarsi su dati trimestrali destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (si sottolinea anche che può essere soggetta a ulteriori revisioni), il Pil è aumentato dello 0,5% sia nell’Eurozona che nell’UE.

 

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