Salute, in Europa diagnosticato un tumore ad una persona su 20
In Europa, ad una persona su 20 è stato diagnosticato un tumore. Il dato, preoccupante, è contenuto in uno studio coordinato dall’Iss, l’Istituto superiore di Sanità, e dalla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e pubblicato sulla rivista “Lancet Oncology”, ad una manciata di giorni dalla Giornata mondiale contro il cancro, che si celebra domenica 4 febbraio. Preoccupante e in aumento, purtroppo: attualmente 23,7 milioni di europei – ripartiti così: 12,8 milioni di donne e 10,9 milioni di uomini – hanno un’esperienza diretta di un tumore (8,86 milioni diagnosticati da meno di 5 anni, 5,75 milioni con diagnosi tra 5 e 10 anni prima, 5,54 milioni tra 10 e 20 anni e 3,55 milioni la cui diagnosi risaliva a oltre 20 anni prima). Il dato, scrivevamo all’inizio, è risultato in crescita del 3,5% l’anno e del 41% in totale nel periodo compreso tra il 2010 e il 2020 (da 16,8 a 23,7 milioni). Ha contribuito al trend anche l’invecchiamento progressivo della popolazione. Spulciando le statistiche, è emerso che l’incremento più consistente è stato registrato tra gli uomini (+46%, da 7,47 milioni nel 2010 a 10,9 milioni nel 2020) meno marcato invece l’aumento tra le donne (+37%, da 9,34 a 12,8 milioni).