Ucraina, da inizio della guerra i bambini hanno trascorso circa sette mesi nei rifugi
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio del 2022, esattamente due anni fa, i bambini ucraini che si trovano nelle zone interessate dai combattimenti hanno dovuto trascorrere tra le 3.000 e le 5.000 ore – dai quattro ai sette mesi, detto altrimenti – nei rifugi e nelle stazioni delle linee metropolitane per mettersi al riparo dagli attacchi aerei russi. Lo rende noto l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, aggiungendo che dallo scoppio della guerra sono stati registrati circa 3.500 allarmi antiaerei nelle regioni di Zaporizhzhia e Kharkiv e di circa 6.200 nella regione di Donetsk. Che hanno avuto «un impatto devastante sulla salute mentale dei bambini e sulla loro capacità di apprendere efficacemente». Tragico anche il bilancio delle vittime, tra i più piccoli: secondo le stime dell’Unicef, negli ultimi due anni sono stati uccisi 579 bambini ucraini, 1.284 sono rimasti invece feriti e 3,3 milioni di minori hanno bisogno di assistenza umanitaria. Secondo i dati di una rilevazione, metà dei giovani di età compresa tra i 13 e i 15 anni ha difficoltà a dormire e uno su cinque ha pensieri intrusivi e flashback, manifestazioni tipiche di disordini da stress post traumatico. Tre quarti dei bambini e giovani nella fascia tra i 14 e i 34 anni ha invece confessato di sentire il bisogno di un supporto emotivo o psicosociale. Meno di un terzo ha ricercato però aiuto.