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Industria, fatturato in calo nel 2023. Rallenta quello dei servizi

Nonostante la chiusura d’anno in positivo, nel complesso il fatturato dell’industria diminuisce dello 0,5% sul 2022. Nei servizi si registra nella media annuale una crescita del 3,9%, tuttavia in marcato rallentamento rispetto ai due anni precedenti

di Redazione

Una chiusura d’anno positiva per l’industria, anche se l’Istat sottolinea che nel complesso del 2023 il fatturato diminuisce dello 0,5% rispetto al 2022. Per quanto riguarda i servizi, nella media annuale si è registrata una crescita dell’indice del fatturato del 3,9%, tuttavia in marcato rallentamento rispetto ai due anni precedenti. Nello specifico il mese di dicembre ha comunque evidenziato un aumento del fatturato dell’industria, mentre per i servizi l’ultimo trimestre del 2023 l’ha visto crescere in quasi tutti i settori, con l’eccezione di trasporto e magazzinaggio. I dati dell’Istat offrono perciò un quadro completo della performance economica dell’Italia nell’ultima parte dello scorso anno.

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Foto di Christopher Burns su Unsplash

Fatturato dell’industria (dicembre 2023)

Nel mese di dicembre, l’Istat stima un incremento del fatturato dell’industria del 2,1% rispetto al mese precedente, con una crescita su entrambi i mercati (+1,7% sul mercato nazionale e +2,7% su quello estero). Nel quarto trimestre, l’indice generale è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente (+0,6% sul mercato interno e +1,4% su quello estero). Per quanto riguarda i principali gruppi industriali, a dicembre gli indici del fatturato stagionalmente corretti mostrano un aumento su base mensile per i beni intermedi (+4,0%), i beni di consumo (+2,4%) e i beni strumentali (+0,1%), mentre si registra una diminuzione per l’energia (-1,2%).

Tenendo conto degli effetti del calendario, il fatturato totale – sottolinea ancora l’Istituto nazionale di statistica – mostra una diminuzione dello 0,1% su base annua, risultato di una diminuzione dello 0,8% sul mercato interno e di un aumento dell’1,1% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 18, rispetto ai 20 di dicembre 2022. Riguardo gli indici corretti per gli effetti del calendario relativi ai principali gruppi industriali, si registrano aumenti su base annua per i beni strumentali (+1,8%) e i beni di consumo (+3,1%), mentre si registrano diminuzioni per i beni intermedi (-3,7%) e l’energia (-8%). Nel settore manifatturiero, i maggiori aumenti su base annua si registrano nei settori dei computer ed elettronica (+10,2%) e delle apparecchiature (+8%), mentre le maggiori diminuzioni si riscontrano nel settore chimico (-10,2%) e in quello dei prodotti petroliferi (-9,2%).

A dicembre, l’Istat stima inoltre che l’indice destagionalizzato in volume relativo al settore manifatturiero aumenti dell’1,9% su base mensile. Nel quarto trimestre 2023, l’indice è aumentato dell’1,1% rispetto al trimestre precedente. Corretto per gli effetti di calendario, a dicembre il volume del fatturato del settore manifatturiero mostra una diminuzione dello 0,1% su base annua (-0,6% in valore).

Fatturato dei servizi (quarto trimestre 2023)

Passiamo ora al fatturato dei servizi. L’Istat rileva che nell’ultimo trimestre del 2023, l’indice destagionalizzato ha registrato un aumento dell’1% rispetto al trimestre precedente. L’indice generale grezzo ha mostrato un incremento tendenziale del 2,4%. Durante lo stesso periodo, tutti i settori economici hanno mostrato una crescita congiunturale. Il settore delle attività di alloggio e ristorazione ha registrato l’aumento più significativo (+2,4%), seguito dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,6%), dal commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+1,1%) e dai servizi di informazione e comunicazione (+1%). Gli incrementi più modesti si sono registrati nel settore del trasporto e magazzinaggio e nelle agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (entrambi +0,1%).

In termini tendenziali, quasi tutti i settori hanno mostrato una crescita nel quarto trimestre del 2023. Le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+8,4%) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+5,9%) hanno registrato gli aumenti più consistenti. Si sono registrati anche incrementi nel commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+2,6%), nei servizi di informazione e comunicazione (+1,9%) e nelle agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+1,2%). L’unico settore che ha registrato una variazione negativa è stato quello del trasporto e magazzinaggio (-2%).

 

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