Putin all’Occidente: «Anche noi abbiamo armi in grado di colpirvi»
La retorica è la medesima cui siamo abituati da due anni, da quando la Russia ha cominciato la guerra in Ucraina. Ma stavolta, del resto il Cremlino lo aveva anticipato, il discorso del presidente russo Vladimir Putin alla Camere riunite del Parlamento guarda anche all’imminente appuntamento elettorale di marzo. Durante il suo intervento, Putin non ha mancato di rivolgersi all’Occidente: «Anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i vostri territori». È un chiaro avvertimento, anche se ha chiarito che è «una sciocchezza» sostenere che la Russia voglia attaccare l’Europa. E ancora: «Hanno cominciato a parlare della possibilità di inviare contingenti militari della Nato in Ucraina, ma ricordiamo il destino di coloro che una volta inviavano truppe nel territorio del nostro paese. Ma ora le conseguenze per i potenziali interventisti saranno molto più tragiche». «La Russia – ha affermato il presidente russo – non ha iniziato questa guerra, ma faremo di tutto per sradicare il nazismo, per proteggere la sovranità dei nostri cittadini. L’operazione militare speciale è una lotta giusta per la sicurezza e la sovranità». In questo senso, Mosca «non permetterà a nessuno di interferire nei propri affari interni», anche perché «la maggioranza assoluta dei russi sostiene l’operazione militare speciale». Secondo Putin, poi, «la Russia ha dimostrato di poter rispondere a qualsiasi sfida», è la «quinta» economia del mondo e «nel prossimo futuro» sarà «una delle quattro maggiori potenze economiche». Putin ha infine espresso sostegno al dialogo con l’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico (Asean), l’Africa e i paesi arabi e ricordato che Mosca intende realizzare con i «paesi amici», appunto, «una nuova architettura finanziaria globale su basi tecnologiche all’avanguardia e priva di interferenze politiche».