Israele-Hamas, Netanyahu approva piani d’azione a Rafah
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato i piani d’azione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro e l’esercito si sta preparando all’operazione e all’evacuazione della popolazione dalla zona, come riporta Ynet. La mossa non stupisce. Nonostante le pressioni internazionali – addirittura il presidente statunitense, Joe Biden, aveva parlato di “linea rossa” riferendosi all’eventuale intervento militare a Rafah –, Netanyahu non ha mai nascosto le sue intenzioni, nella convinzione che l’operazione sia necessaria al fine di eliminare Hamas. Anche il confine nord con il Libano rimane un teatro di guerra. A seguito di lanci di razzi in Galilea, l’artiglieria israeliana ha aperto il fuoco verso le zone da dove erano partiti quegli attacchi, ha riferito il portavoce militare israeliano. E mentre la guerra prosegue e si appresta ad entrare in una nuova fase, l’ufficio del premier israeliano ha inoltre annunciato che una delegazione partirà per Doha, in Qatar, per la trattativa su ostaggi e cessate il fuoco. Tuttavia le parti restano distanti. La posizione di Israele in questo senso è che le richieste di Hamas sono da considerarsi «ancora irrealistiche», motivo che peraltro nei giorni scorsi aveva portato al brusco stop ai colloqui che si stavano tenendo in Egitto, al Cairo. Nella giornata di oggi, Israele ha anche accusato palestinesi armati di aver aperto il fuoco mentre civili di Gaza erano in attesa dell’arrivo del convoglio con gli aiuti umanitari.